Dopo la sconfitta nel derby contro la Lazio, la Roma di José Mourinho si prepara per le ultime due gare del 2022.
La squadra giallorossa è attesa dalla trasferta del Mapei Stadium contro il Sassuolo di Dionisi. Il fischio d'inizio della gara sarà mercoledì 9 novembre alle ore 18.30. Alla vigilia dell'incontro, José Mourinho ha presentato la gara in conferenza stampa.
Roma, le parole di José Mourinho
José Mourinho ha commentato l'inizio di stagione della Roma: "Quando segniamo è molto difficile perdere, perchè siamo una squadra compatta, che prende punti. Possiamo avere più punti della scorsa stagione. Nonostante le difficoltà cerchiamo di combattere, ma non possiamo nascondere che abbiamo dei problemi".
Sulle reazione che si aspetta già contro il Sassuolo: "La reazione che mi aspetto è la stessa di sempre di quando perdiamo. È una squadra di buoni giocatori, che soffre quando perde. Sappiamo che quando perdiamo un calciatore andiamo in difficoltà. Domani sarà molto difficile. Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere".
"Ibanez? Per me è insostituibile"
L'allenatore della Roma dà anche qualche indizio di formazione: "L'unico giocatore che confermo che giocherà domani è Ibanez. Serve rispetto per chi ha dato sempre tutto. Lui ci ha messo sempre la faccia, per me è un intoccabile, Purtroppo non siamo tanti. Quando ci manca qualcuno, abbiamo più difficoltà a sostituirlo sul mercato".
Poi sulla rosa: "Mi aspettavo di più dai giocatori? Sì, non posso nasconderlo: mi aspettavo di più da qualcuno. Purtroppo abbiamo avuto tante difficoltà. Non mi piace piangere e quindi non lo farò. Questi problemi hanno aperto le porte a Volpato e Zalewski, presto a Tahirovic, che giocherà magari titolare. Problema? La crescita rispetto all'anno scorso, soprattutto nelle ambizioni. Penso che questo è un aspetto in cui dobbiamo migliorare. Se mi fossi cullato sul 2010...".
"Volpato? Scelta personale"
Cristian Volpato ha rifiutato la chiamata dell'Australia, aspettando l'Italia. Così l'allenatore portoghese sulla scelta del classe 2003: "La Nazionale è una cosa personale, Cristian sta iniziando la carriera, sta crescendo con noi, sta iniziando a giocare con più continuità. È in crescita e deve concentrarsi sul futuro, e non accelerare niente".
Poi sulla differenza tra casa e trasferta: "Abbiamo giocato tre partite senza il nostro giocatore più creativo, con più gol e più mobilità, quello che può aprire il gioco. L’Atalanta ha giocato così, anche la Lazio. Se giocassi io così mi uccidono. Ma l’importante è vincere, io ho vinto spesso così. Nella nostra ultima partita, avevamo la stessa squadra dell’anno scorso con Camara al posto di Mkhitaryan. I giocatori arrivati dal mercato, che abbiamo fatto con tanto sacrificio e bel lavoro, non stanno giocando. Dybala non gioca da tanto. Pellegrini è multifunzionale, è un altro che accende la luce, ma gioca troppo. E’ in difficoltà, ha qualche fragilità muscolare", ha concluso.