Roma, Mourinho: “Ho creduto nel talento di Volpato. Sarri? Non rispondo, abbiamo una partita giovedì”
Le parole di José Mourinho al termine di Verona-Roma
José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn al termine di Hellas Verona-Roma, partita vinta nel finale dalla sua squadra grazie al gol del giovane Volpato.
L’allenatore giallorosso ha inizialmente voluto fare i complimenti al Verona: “Il Verona ha lottato tanto per portare a casa un punto. L’allenatore è giovane, hanno lottato tanto in 10. Hanno fatto bene a prendere qualche minutino in più di gioco fermo. Ovviamente sono contento per la mia vittoria, però provo un sentimento positivo per loro. La loro posizione in classifica è dura, però la loro realtà, lo stadio, i tifosi, la squadra, i giocatori, mi dispiace, sinceramente”.
Roma, le parole di Mourinho
Poi, sulla partita ha dichiarato: “Oggi non potevamo fare niente di più. Abbiamo cambiato sistema due volte. Ho creduto nel talento di questo bambino (Volpato, ndr), nella sua creatività e nel suo senso di gol. Ho creduto che Matic potesse fare la differenza. Quando vinci al 90′ si può parlare di fortuna, ma noi l’abbiamo cercata, tanto”.
Mourinho si è poi soffermato sul ritorno al gol di Zaniolo: “Io sono contento del suo atteggiamento, la sua voglia di aiutare la squadra, io non sono mai arrabbiato perché lui non segna. Dà tutto quello che ha, crea difficoltà agli avversari, li obbliga a fare tanti falli. Sono sempre contento di lui”.
L’allenatore ha parlato anche dell’inserimento in squadra dei giovani: “C’è un processo. Una cosa è un giocatore che si allena solo con la Primavera e un’altra un giovane che lascia la Primavera e diventa giocatore di prima squadra. È un processo che ha fatto l’anno scorso Bove e quest’anno sta facendo Volpato. Lui è giovane, ha tanto da imparare ogni giorno, però è già un giocatore del livello di prima squadra. Non ho fatto una pazzia mettendolo. Sapevo aveva il potenziale per segnare”.
Infine, Mourinho non ha voluto parlare del derby di domenica prossima: “Non mi interessa per niente il derby. Mi interessa solo della partita successiva. Quando un allenatore non pensa alla prossima partita di solito qualcosa va male, almeno nella mia esperienza. Come allenatore è difficile vivere poi con questi errori e poi si inizia a sparare per mandare l’attenzione da un altro lato. Non dobbiamo parlare del derby, se qualche mio giocatore lo fa, sbaglia. C’è una partita giovedì, poi penseremo al derby. Rispondere a Sarri? No“.