Alvaro Morata lancia la sfida all'Inter in vista degli ottavi di finale di Champions League: "Sono una grande squadra, sarà difficile ma sono sicuro che anche loro non volessero giocare contro di noi. È una sfida che potrebbe essere benissimo una semifinale o addirittura una finale di Champions". Un doppio confronto che l'attaccante spagnolo avrebbe potuto giocare a maglie inverse: "Marotta mi ha portato alla Juventus e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Sì, è vero che ero vicinissimo all'Inter. Poi ho parlato con Simeone, per fortuna avevo diverse opzioni ma alla fine la decisione migliore è stata quella di restare a Madrid", rivela l'ex Juventus ad "AS".
Morata: "Ho fatto di tutto per restare all'Atletico"
Un'estate, quella passata, in cui Morata è stato al centro di diverse voci di mercato. Il colloquio con il Cholo Simeone ha cambiato tutto: "È stata una chiacchierata faccia a faccia, in cui ci siamo detti tante cose, abbiamo condiviso tanti pareri e ho deciso che era meglio continuare. L'ho sempre ammirato come allenatore da fuori ed è un piacere lavorare con lui adesso. L'ho sempre detto. Quest'estate è stato fatto tutto perché potessi restare all'Atletico".
Per Morata fin qui una grande prima parte di stagione con 14 gol tra Liga e Champions: "Quello che faccio è semplicemente divertirmi al Metropolitano, con i tifosi e con la squadra. Abbiamo un grande gruppo, dobbiamo migliorare ma mi sto divertendo molto. Ci godiamo ogni viaggio, ogni allenamento, vincere un titolo con i miei compagni sarebbe incredibile".
Infine, pace fatta con il nonno, tifosissimo dell'Atletico Madrid: "Sì, ora è tornato a parlare con me. Quando firmai per il Real smise di parlarmi. Lui è molto Atleti, tanto tanto. Immaginate le cene di Natale in quegli anni...ma ora è contento perché sono tornato a casa".