Dopo il solo punto in classifica conquistato in sei giornate di campionato, la dirigenza del Monza ha esonerato Stroppa e al suo posto ha scelto Palladino. Ironia della sorte l'ex Juve inizierà il suo percorso in Serie A proprio contro i bianconeri, ma prima di arrivare al match è tempo di presentazioni.
Palladino: "Ho trovato entusiamo ed idee di gioco"
Prima della presentazione dell'allenatore ha preso la parola Galliani, speigando l'esonero di Stroppa: "Il gioco prevede che si possa cambiare allenatore. Inutile fare discorsi sociologici, morali ed etici. Il Monza purtroppo è ultimo in classiffica e abbiamo scelto Palladino che non è un traghettatore, è l'allenatore del futuro. Lo abbiamo scelto per tante ragioni, anche perché era già qui. Siamo convinti possa fare bene. Mi emoziona parecchio a pensare a Monza-Juventus. Abbiamo impiegato 12 mesi per arrivare in Serie A, non voglio impegarne altrettanti per tornare in B. Scelta coraggiosa? Mi ha chiamato Arrigo Sacchi dicendo che anche lui stava al Parma e non lo conosceva nessuno. Paragono un po' le due scelte, come anche quella che feci quando presi Capello".
Poi ha preso parola anche Palladino: "Ho iniziato a seguire il Monza da tempo, allenando anche le giovanili. Sono molto orgoglioso di rappresentarlo. Darò il mio meglio, ho grande voglia di fare bene. Palladino ha spiegato anche la situazione Cragno: "Cragno sta bene, si sta allenando. Ieri è stato il primo allenamento, ho voluto vedere tutti i ragazzi. Abbiamo anche un nuovo allenatore dei portieri che è Alfredo Vagni. Devono mettersi tutti a disposizione. Ho trovato un grande entusiamo e per questo ringrazio Stroppa, che mi ha anche telefonato per farmi un in bocca al lupo. Ho trovato una squadra che ha idee di gioco".
"Devo insistere su tattica e cuore"
La carriera di Palladino è stata soprattutto a tinte bianconere, dove ha incontrato quello che per lui è stato un grande punto di riferimento. "Per me Gasperini è un maestro dai tempi della Primavera della Juventus. Mi ha insegnato il modo di fare calcio, amo il suo 3-4-3. Ho cercato molto di portarmi via il buono di tutti gli allenatori che ho avuto. Un altro è anche Juric. Tutti i loro insegnamenti cerco di trasferirli anche ai ragazzi.
In un gruppo l'aspetto emotivo e tattico non possono mai mancare e mi sto concentrando molto su questo. Di tempo ne abbiamo poco e sto cercando di inculcare la mia idea di calcio, dove l'aspetto emotivo non deve mai mancare. Alla squadra ora devo trasmettere energia e positività. Dobbiamo giocare con cuore e anima".