Monza, Galliani: “Vogliamo finire tra le prime 10. Farò lavorare il nuovo direttore”
Le parole di Adriano Galliani, ad del Monza, al termine dell’Assemblea di Lega Serie A a cavallo tra la vecchia e la nuova stagione
All’Assemblea di Lega del giorno 7 giugno 2022, le personalità dei 20 club della Serie A appena conclusa più i protagonisti delle tre squadre neopromosse dalla B, si sono incontrate per discutere i temi all’ordine del giorno. Tra queste ultime il Monza. Presente in lega l’ad Adriano Galliani, che ha parlato ai giornalisti presenti.
“Bello tornare dopo cinque anni, ho ritrovato amici – ha esordito. È stata un’emozione soprattutto perché è la prima volta che sono qui per il Monza, una grande gioia per un monzese purosangue. Avremo un nuovo responsabile dell’area tecnica che è François Modesto, l’ho scelto perché lo ritengo molto valido. Voglio farlo lavorare un po’. Obiettivo? Stare nella sinistra della classifica“.
Galliani: “Non so ancora quale sarà il mercato del Monza”
Il capitolo calciomercato è ancora tutto da scrivere: “Filo diretto con Inter e Milan sul mercato? I rapporti sono ottimi, ma non so ancora le strategie di mercato. Il Monza ha un grande problema: la lista di Serie A è fatta di 21 giocatori, 4 italiani, 4 del vivaio. Non abbiamo nessuno del vivaio, l’unico sarebbe Pessina. Questo però non vuol dire che lo prenderemo”.
“Pirola? È un 2002, italiano e pure brianzolo. Vignato del Bologna? Ci siamo portati avanti e abbiamo preso il fratello. Messias? è un buon giocatore. Ounas? State citando solo giocatori ex Crotone, c’è già l’allenatore che mi rompe con i giocatori del Crotone”, ha risposto Galliani alle prime domande di mercato.
In ultimo, le ambizioni del club: “Dobbiamo fare una squadra buona se vogliamo restare in Serie A. Il modello? Ho notato che ci sono società strutturate per stare in A da tanto tempo – Atalanta, Sassuolo, Udinese e anche il Verona. Bisogna cercare di andare su quel gruppetto lì e non in quello di coloro i quali fanno su e giù fra A e B. Sabatini? Ho parlato con Walter, è uno che capisce di calcio, ma non seguo le cose altrui”.