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Dati, strategie e analisi: cos’è e come funziona il metodo Moneyball

Modelli matematici e statistiche per ottenere successo, come funziona il metodo Moneyball

Quando Moneyball uscì nel 2011 nelle sale cinematografiche fu un vero e proprio successo. Oltre 100 milioni di dollari incassati, svariate candidature a premi Oscar e Golden Globe. La storia degli Oakland Athletics e del loro manager Billy Bean conquistò critica e pubblico. Chissà come avrebbe reagito un tifoso del Milan se, durante la proiezione, qualcuno gli avesse sussurrato che quell’arte di vincere sarebbe arrivata dalla pellicola fino alle porte di Milanello. Ma facciamo un passo alla volta. Lo studio dei dati per avere successo: come funzione Moneyball?

 

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Come funziona il metodo “Moneyball”

Metodo Moneyball. Due parole che hanno cominciato a rimbalzare freneticamente davanti agli occhi dei tifosi del Milan negli ultimi giorni. Dati, analisi e strategie. Sono soltanto alcuni dei termini chiave che Moneyball richiede per funzionare al meglio. Erano gli inizi degli anni Duemila quando gli Oakland Athletics, guidati da Billy Beane, decisero di affidarsi a questa idea per combattere il budget ridotto. Si tratta dell’utilizzo di modelli statistici che nascono in base ai dati di ogni singolo giocatore. Il player-trending ha infatti rivoluzionato il baseball proprio grazie alla storia del film. Gerry Cardinale ha dimostrato negli anni di fidarsi di Moneyball e il calcio europeo, secondo lo stesso Bean, è una grande opportunità per poter dar vita a questo metodo. 

 

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La raccolta dei dati 

Dati, dicevamo. Da anni in fondo la tecnologia aiuta a studiare il possibile margine di miglioramento di un giocatore tramite l’utilizzo di mappe e attrezzature. Moneyball allarga il suo raggio di raccolta delle informazioni anche fuori dal campo. Vengono considerati aspetti come umore, ore di sonno dell’atleta e nutrizione. Con i suoi Oakland Athletics, ad esempio, Billy Beane decise di avviare una selezione considerando la percentuale riferita al numero di volte in cui un giocatore conquistava una base senza penalità. Inizialmente, i proprietari del club Stephen Schott e Kenneth Hofman non erano totalmente convinti della scelta. Poi Billy Beane ottenne venti vittorie consecutive, stabilendo il record dell’American League.

 

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Già alcune realtà affermate come Midtiylland e Bodo Glimt hanno abbracciato il metodo Moneyball, ottenendo dei risultati notevoli. Da una parte infatti, il club danese è riuscito a vincere negli anni diversi campionati, ottenendo l’accesso alle competizioni europee. Dall’altra, il Bodo Glimt ha vissuto esperienze importanti in Europa. Dalle sale dei cinema fino agli stadi dei club più importanti d’Europa. Il metodo Moneyball è arrivato a Milanello.

A cura di Jacopo Morelli