Gli inglesi li chiamano Super Sub. Si tratta di quei giocatori che entrano dalla panchina e risultano poi determinanti per il risultato finale dopo essere stati mandati in campo a partita in corso. Decisivi, inattesi, spesso match winner. Quest’anno in Qatar - quando siamo appena all’inizio della terza giornata dei gironi - sono già 18 i gol arrivati dalla panchina. Molte volte anche più di uno nella stessa partita. Scelte vincenti dei c.t.? Si, ma non solo.
Ai Mondiali infatti si può dire che subentrare e decidere le partite sia prassi. Nel 2018 in Russia le reti dei giocatori entrati nella ripresa furono 15, nel 2014 addirittura il doppio, trenta. Ce ne furono quindici anche nel 2010, mentre nelle due edizioni precedenti i gol arrivati dai subentrati sono stati 20 e 21. E c’è di più. In Brasile otto anni fa, tra semifinale e finale, sono stati tre i gol arrivati dalla panchina. Tutte firme tedesche: due gol di Schürrle nel 7-1 contro i padroni di casa e uno di Gotze in finale contro l’Argentina a 5’ dalla fine dei supplementari. Risorse.
Gol italiani da Totti a Del Piero
Ci sono alcuni gol segnati da giocatori subentrati che sono entrati nella storia della nostra nazionale. Uno è sicuramente quello di Francesco Totti, in campo a quarto d’ora dalla fine al posto di Del Piero, che stese l’Australia allo scadere. Rigore decisivo e destro all’incrocio a bucare Schwarzer. Sempre in quel Mondiale, stavolta in semifinale, ci fu il gol di Del Piero - subentrato a Perrotta - che chiuse, su assist di Gilardino, la sfida contro la Germania padrone di casa. Niente da fare per Lehmann e Italia in paradiso. Frammenti di storia.
Piccola postilla: Anche nella fase a gironi ci furono tre gol azzurri che arrivarono dalla panchina. Iaquinta all’esordio contro il Ghana, Materazzi e Inzaghi, protagonisti nel successo contro la Repubblica Ceca. Il gol di SuperPippo viene ricordato soprattutto per il mancato passaggio a Simone Barone: anche nel caso in cui lo avesse servito, sarebbe stato comunque un gol segnato da un giocatore subentrato.
Gol dalla panchina a Qatar 2022
Quest’anno in Qatar il copione è simile a quello degli anni passati. Se si continua su questi ritmi di gol segnati dai subentrati - 18 su 90 totali (quindi il 20%) - si arriverebbe a superare sicuramente sia Mondiali di Corea e Giappone del 2002 e sia quelli giocati in Germania nel 2006 (rispettivamente 20 e 21 gol arrivati dalla panchina). Discorso diverso invece per Brasile 2014, in cui furono 30 le reti messe a segno da giocatori entrati in campo nella ripresa, di cui 6 dagli ottavi di finale in poi. Di questo passo, probabilmente, si arriverebbe a superare anche quei Mondiali in questa speciale classifica. O quantomeno a pareggiare.
Tanti sono infatti i gol arrivati dalla panchina, spesso decisivi. I due del Giappone, segnati da Asano e Doan, hanno steso la Germania entrando nella ripresa. Poi ancora Morata e Fullkrug, entrambi a segno da subentrati nel pareggio tra Spagna e Germania. L’attaccante dell’Atletico Madrid aveva timbrato anche nel 7-0 con la Costa Rica, ancora una volta subentrando dalla panchina. O anche Chesmi - decisivo nella vittoria dell’Iran contro il Galles - e Leao entrato per spaccare la partita nel successo del Portogallo all’esordio contro il Ghana. Scelte vincenti. E chissà che questo non diventi il Mondiale con più gol segnati da chi entra a partita in corso.