Pensi alla Costa Rica, ti viene in mente il Brasile e un colpo di testa che a Recife taglia le gambe all’Italia di Prandelli. È il 2014 e Bryan Ruiz Gonzalez ha appena segnato il gol che di fatto ci butta fuori dal Mondiale. In tanti lo ricorderanno solo per questo. A San Felipe, nel Cantone Alajuelita, ancora parlano del “cabezazo del capitán batió a Buffon”. Oggi Ruiz gioca proprio lì - nell’ Alajuense - dove era iniziato il suo viaggio nel calcio, che finirà alla fine del Mondiale. Ultima tappa. Durante la Coppa del Mondo ha sempre dato il meglio di se e in molti, soprattutto in Italia, lo associano alla Costa Rica. Ma non è il solo.
Se cercate Guillermo Ochoa su YouTube, vedrete come verranno fuori solo video di sue parate con la maglia del Messico. In particolare durante i Mondiali. A rubare l’occhio però non sono solo gli interventi, ma anche un look cult che si prende la scena: i suoi capelli ricci hanno infatti dominato l’immaginario collettivo legato alla Nazionale messicana degli ultimi anni. Icona di stile. Adesso gioca nell’America a Città del Messico, dove ha iniziato e vinto tutto da ragazzo. Il paradosso del portiere messicano è che ha avuto una strepitosa carriera in Nazionale – è stato convocato per quattro edizioni dei Mondiali ed è sceso in campo nel 2014 e 2018, ha accumulato 128 presenze complessive e nel 2007, dopo aver trascinato La Tri fino al terzo posto in Copa América, fu persino inserito tra i trenta calciatori candidati per il Pallone d’Oro, per giunta senza aver mai giocato in Europa - ma non è mai riuscito a incidere con i club. I Mondiali sono il suo teatro preferito e il Qatar non vede l’ora di vederlo volare. Personaggio cult.
Restando sempre in Messico e parlando di giocatori che danno il meglio di se durante la Coppa del Mondo non si può non pensare anche ad Andres Guardado, 36enne di Guadalajara che vanta il record di presenze (179) di tutte le Nazionali della Concacaf (la confederazione dell’America centrale e del nord). Oggi gioca nel Betis, con cui ha vinto l’ultima Copa del Rey, dopo tanti anni da giramondo tra Deportivo la Coruna, Valencia, Bayer Leverkusen e Psv. Guardado in Qatar potrà battere un record nella storia del Messico e raggiungere Marquez, totalizzando la quinta partecipazione a un Mondiale. Saranno lui, Cristiano Ronaldo e Messi ad arrivare a cinque. Gran Capitàn.
Poi ce ne sono altri, associati soprattutto alle nazionali e che risorgono ai Mondiali. Da Joel Campbell, idolo in patria e meteora in Italia a Frosinone, a Krychowiak centrocampista polacco che arriva in Qatar dopo stagioni fatte di alti e bassi tra Inghilterra, Russia e Arabia Saudita. Per tanti sarà l’ultima chiamata, per altri l’ennesima occasione in cui spiccare dopo anni complicati o di anonimato. D’altronde il Mondiale è il loro habitat. Il Qatar li aspetta.