Il silenzio è rotto solo dagli applausi. Scroscianti, perché Luka Modric è amato come pochi al Real Madrid: quando entra lui il Bernabéu si inchina, il croato ringrazia ma in testa ha sempre l’idea di cambiare aria. L’Inter lo tenta da tempo, nonostante le resistenze del Real che restano forti e ferme: Florentino Perez non vuole cedere di un centimetro, il muro è alto e lo rimane anche dopo questo sabato di contatti. Perché Modric non parla, non si espone, resta in silenzio ma il rapporto con la gente del Real dopo anni da idolo è speciale: non si arriverà allo scontro totale e non ci sarà alcuna forzatura mediatica, nessuna dichiarazione pubblica, risponderà alle convocazioni e andrà agli allenamenti: intanto perché Modric è un professionista, ha un rapporto speciale coi tifosi dopo anni di vittorie, soprattutto perché questo creerebbe imbarazzo anche all’Inter in una trattativa così delicata.
La conferma è arrivata anche da Spalletti stesso: “Sono felice che Modric sia stato interessato a venire da noi. Se verrà saremo un’Inter fortissima, se non verrà - come penso - perché il Real vuole trattenerlo saremo comunque un’Inter forte”.
L’allenatore scopre le carte e Modric fa il suo gioco, vuole che sia rispettato quel gentleman agreement con Florentino Perez: i segnali dall’entourage restano gli stessi e sempre forti, l’Inter lo sa bene e per questo non chiude. “Pensiamo alla partita...”, il ds Ausilio a domanda precisa sceglie il dribbling. Tutto ancora aperto quindi, per quanto complicato viste le resistenze del Real Madrid che non ha intenzione di lasciarlo andar via.
Il croato preme con la societá perché vuole salutare il Real al massimo del suo livello, non a fine ciclo o in fase calante. L’Inter offre un contratto importante, ma anche la chance di mettersi in gioco in un nuovo campionato, raggiungere i compagni di nazionale, allungarsi la carriera con stimoli diversi. Non ha mai chiesto rinnovi faraonici a Florentino Perez né ha intenzione di firmarne subito: Modric è sempre stato corretto col Real, per questo chiede - con modi giusti e senza arrivare a gesti eccessivi - che il patto per il via libera venga rispettato.
L’Inter spera ancora, pur consapevole (come da settimane) che si tratta di un sogno difficile, difficilissimo da realizzare. Ma si è messa nelle condizioni di fare tutto il possibile per regalarsi Modric: dentro o fuori, dipende solo da Florentino e dal croato, non più dalla dirigenza nerazzurra che riceve segnali e attende. Ma è chiaro che ogni giorno che passa complica le cose, lunedì sarà Supercoppa a Tallinn e se Luka partisse per l’Estonia sarebbe sempre più difficile far crollare il muro di Perez. I tentativi non sono finiti, ma il Real resiste. Aspettando il prossimo capitolo della vicenda Modric.