A Poznan hanno dimostrato di avere un certo fiuto per gli attaccanti. Tra il 2008 e il 2010, infatti, Dawid Kownacki, il numero 9 del Lech e prossimo giocatore della Samp, era un giovane magrolino: gambe quasi scheletriche, fisico mingherlino e una muscolatura che sembrava non volersi sviluppare mai. A fronte di una corporatura tale, il fiuto del gol era già spiccato: 32 reti in 58 partite. E a Dortmund se ne accorsero subito. "Il fisico? Poi si vede. Intanto portiamolo da queste parti". Il resto è storia nota.
Ecco perché oggi, sempre a Poznan dicono tutti la stessa cosa: "Kownacki? È magrolino, ma farà come Lewandowski. Ricordate quando era qui com'era?". Ed è proprio quello che sperano alla Sampdoria. Prendere oggi il giovane attaccante e ritrovarsi domani un grande bomber. Di sicuro a Genova arriva un ragazzo con la testa sulle spalle e dei valori grossi come tutta la Polonia. Cresciuto nel settore giovanile del Lech, Kownacki non ha mai voluto lasciare il club. "Voglio crescere con questa maglia e diventare una bandiera". Al punto tale da essere oggi il vero uomo immagine della squadra. Tutti i bambini nati a Poznan crescono con il mito di Kownacki. Portano il suo stesso taglio di capelli, indossano la sua maglietta, si vestono come lui. Lui che fino ad oggi non ha mai tradito le sue origini e che lascia il Lech solo per andare a giocare all'estero: in Polonia non avrebbe scelto nessun'altra destinazione.
Certo, ha segnato meno di Lewandoski al tempo di Poznan, ma ha dalla sua la giovane età, dal momento che fino al prossimo marzo non sarà neanche maggiorenne negli Stati Uniti. La Sampdoria - che in Polonia ha già pescato bene con Linetty e Berezinsky - ha deciso di scommettere su di lui: David Kownacki, "quello che diventerà il nuovo Lewandoski".