Il Torino ha chiuso il girone d'andata della Serie A 2023/24 a quota 27 punti, il miglior risultato dell'era Juric, ma soprattutto il secondo col punteggio più alto di sempre da quando si assegnano tre punti a vittoria. Tra le caratteristiche principali della squadra granata da quando è arrivato l'allenatore ex Hellas Verona c'è indubbiamente la solidità: quest'anno il Torino è la quarta miglior difesa della Serie A, con appena diciotto gol subiti.
I meriti del grande rendimento del Torino in fase difensiva si suddividono tra squadra e allenatore, ma in questa stagione in particolare va sottolineato anche il contributo importante di Vanja Milinkovic-Savic: il portiere granata, dopo aver avuto l'occasione di trovare spazio da titolare nel 21/22 e 22/23 ed essere stato premiato con il rinnovo fino al 2026 con opzione, quest'anno è risultato decisivo in più partite.
Milinkovic-Savic, dopo aver lavorato in estate con il nuovo preparatore dei portieri Massimo Cataldi, ha cominciato la sua stagione con una super parata su Nandez, alla prima giornata contro il Cagliari. In quella gara il Torino di Juric aveva deluso, rendendosi poco pericoloso e venendo di fatto salvato dal proprio portiere. Dopo un inizio difficile, nelle ultime dieci di Serie A il Toro ha alzato il livello, ottenendo ben diciotto punti, ma non sono assolutamente mancati gli interventi decisivi di Milinkovic-Savic: con Atalanta, Frosinone ed Empoli le sue parate hanno salvato il risultato e hanno permesso al Torino di ottenere tre clean sheet consecutivi.
Peraltro, il portiere granata dopo il 3-0 contro il Napoli ha raggiunto un particolare traguardo: con nove porte inviolate nel girone d'andata il Torino è dietro soltanto a Inter e Juventus, prime due squadre della classifica di Serie A, e ha raggiunto il miglior risultato dalla stagione 1992/93, quando tra i pali c'era Luca Marchegiani. La dimostrazione concreta della grande crescita di Milinkovic-Savic, sempre più fondamentale in un Torino ad appena tre punti dall'Europa.