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Il paradosso di Milik: dalle critiche ai numeri da miglior bomber dell’OM nel XXI secolo

Il bomber polacco ex Napoli non ha passato un periodo sereno in campo, ma i numeri restano sempre importanti: le sue statistiche continuano a essere come quelle di Drogba, uno che a Marsiglia è rimasto nella leggenda

 

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Milik si mette a lavorare tutta l’estate. Guarda i compagni in televisione e trova la carica per ripartire. Torna in campo il 30 settembre, nel match di Europa League contro il Galatsaray (entrato al 61′ al posto di Bamba Dieng), e se non fosse stato per una decisione del Var avrebbe avuto sui piedi un calcio di rigore che era già pronto a battere, per provare a sbloccarsi subito e ripartire. Ma il gol arriverà dopo due settimane, in Ligue 1, il 17 ottobre. Arek inizia a giocare con più frequenza ma non trova la continuità della passata stagione. La mancata preparazione atletica si fa sentire e la fiducia per un attaccante si sa, va di pari passo coi numeri.

E poi c’è da aggiungere il cambio modulo di Sampaoli: dal 3-5-2 arrangiato al suo arrivo in panchina a fine febbraio scorso, al 3-3-3-1 di oggi (variabile in corso d’opera) che a volte lo ‘isola’ troppo al centro dell’attacco. “A volte durante le partite guardo il cronometro: sono passati venti minuti e ho toccato solo un pallone“, diceva Milik due settimane fa. Dimostrazione di come con il nuovo modulo ancora non fosse in armonia. Sampaoli nelle ultime settimane lo aveva tenuto in panchina, a volte senza neanche farlo entrare a gara in corso, facendolo diventare quasi un oggetto misterioso. Ma da quel 17 ottobre i gol erano comunque arrivati: 4 in Europa League e 5 in Coppa di Francia. Prima della tripletta di venerdì che gli permette di stare ancora al passo di una leggenda di quelle parti, come Didier Drogba.

 

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Eh sì. Perché nonostante moduli e lamentele di una parte della caldissima piazza marsigliese, nessun bomber dell’OM – nel ventunesimo secolo – ha segnato come Milik nelle prime trentasette partite in maglia biancazzurra. Drogba, nell’unico anno a Marsiglia (che comunque bastò per far impazzire e innamorare tutti i tifosi e rimanere per sempre impresso nella loro memoria) alla 37ª partita dal suo arrivo aveva segnato gli stessi gol ed era lanciato per rimanere per sempre nella storia del club e della città.