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Milan, Ibrahimovic: “Infortunio? Intervento necessario, tornerò quando starò bene. Su Leao…”

Dal ritiro di Dubai torna a parlare Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante del Milan ha analizzato diversi temi, tra cui l’infortunio e i tempi di recupero

Direttamente dal ritiro di Dubai, è tornato a parlare Zlatan Ibrahimovic. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’attaccante svedese ha analizzato diversi temi. Dal periodo personale nel club ai talenti del club rossonero, quindi gli avversari in Serie A, partendo dalla grande insidia rappresentata dal Napoli di Luciano Spalletti

 

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Milan, Ibrahimovic sul recupero: “Non è semplice, sto seguendo il mio protocollo”

Intervenuto a Sky Sport dal ritiro del Milan a Dubai, Zlatan Ibrahimovic ha fatto il punto sul proprio infortunio.Sto bene, sto seguendo il mio protocollo” spiega l’attaccante svedese. Sul momento attuale: “Sto provando ad aiutare la squadra in tutti i modi, quando sono in campo sono chiaramente più vivo. Cerco di trasmettere adrenalina, ma non è semplice. Io ho sempre dato una mano, ma dal campo. Adesso però siamo più maturi e i ragazzi sanno cosa devono fare per vincere. A me manca tutto prosegue Ibrahimovic – il pubblico, i duelli, l’odore del campo, l’adrenalina. Negli ultimi sei mesi stavo davvero malespiega sull’infortunioho deciso di operarmi per la mia salute, non per giocare”. 

 

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Sul rientro, Ibrahimovic non ha fretta: “Ho esperienza, non riesco a dare una data: tornerò quando starò bene. Non voglio camminare in campo o giocare perché mi chiamo Ibra. Sennò panchina o tribuna anche per me, l’importante è tornare a stare bene”.   

Milan, Ibrahimovic sullo scudetto: “Puntiamo la seconda stella. Napoli? Mi aspettavo questo percorso”

Sugli obiettivi del Milan, e in particolar modo lo scudetto, Zlatan Ibrahimovic è molto chiaro. “Sognare di vincere? La seconda stella è un obiettivo. Si fa. Non si sogna. Gli altri sognano, noi facciamo. Credo in tutti gli obiettivi stagionali, non voglio rilassarmi mai”. Poi, prosegue ancora Ibrahimovic sulla lotta al titolo in Serie A:Ho esperienza, ho vinto tanti scudetti e posso dire che nella prima di stagione si devono prendere tanti punti, ma la parte decisiva è sempre la seconda, anche se questa è una stagione strana”. 

 

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 Sul percorso del Napoli: Mi aspettavo una squadra così. Già con Gattuso erano forti, ora con Spalletti sono migliorati, ma non sono solo loro in lotta, ci sono anche Inter e Juve. Non sarà un campionato di qualità ma di condizione” – spiega Zlatan Ibrahimovic. Capitolo Champions League: il Milan ha possibilità di vincere la coppa? Nel calcio può succedere sempre qualcosa di strano, cose che non ti aspetti” racconta Zlatan. “Questo è un anno particolare. Tutte le altre squadre però hanno più esperienza, oltre che giocatori di altro livello. Ma lo scorso anno abbiamo dimostrato che gruppo e collettivo possono vincere. Ed è lì che noi siamo forti”.      

Da Giroud e Leao: il parere di Zlatan Ibrahimovic 

Dopo aver analizzato gli obiettivi stagionali del Milan, Zlatan Ibrahimovic passa ai singoli. In particolare, l’attaccante svedese svela il proprio parere su Giroud e Leao, iniziando proprio dal numero nove. Giroud è un grande, per noi è fondamentale. Chi vince resta nella storia del Milan. Si tratta di una persona fantastica, professionista ed elegante. Per noi non è una sorpresa – prosegue Ibra. “Sono il suo idolo e il suo esempio (ride), anche se lui non lo dirà mai. Lui sa cosa fare per fare la differenza a quell’età”. 

 

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Su Leao: “Rafa per noi è molto molto importante, fa la differenza. Futuro? Se fai scelte diverse devi ricominciare da zero. Devi essere sicuro di essere pronto e maturo per cambiare. Non credere che arrivi in un altro club e hai la libertà che ti garantisce Piolispiega Ibrahimovic – dipende da te. Da noi sta bene, sorride sempre. “Leao è un calciatore che va gestito: quando fa bene lo massacro. Quando fa male invece, va attivato. Con lui funziona così, perchè tutti ci aspettiamo il massimo”.

Tra i tanti talenti rossoneri, su chi punta maggiormente Ibrahimovic per il futuro? Leao e Theo. E poi De Ketelaere, ma devono dargli tempo. Altri? Dipende dal livello. Ma al livello di Rafa nessuno, non è normale. E quando lui capirà quanto è forte, e lui non lo sa, farà un nuovo step”.

 

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Infine, Zlatan Ibrahimovic chiude sul proprio futuro, magari da allenatore.Ah, non lo sono già oggi? (Ride). Non lo so – prosegue –  non ci sto pensando. Essere stato un grande giocatore non vuol dire diventare grande allenatore. Si riparte da zero”.