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Data: 16/12/2022 -

Milan, Tonali: "De Ketelaere va aspettato. Bennacer è fondamentale: deve restare"

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L'intervista di Tonali dal ritiro del Milan a Dubai. Dal suo percorso in rossonero al valore di De Ketelaere, passando per l'assenza dal Mondiale
L'intervista di Tonali dal ritiro del Milan a Dubai. Dal suo percorso in rossonero al valore di De Ketelaere, passando per l'assenza dal Mondiale

Direttamente dal ritiro rossonero di Dubai, ha parlato il centrocampista del Milan Sandro Tonali, in una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport e gli altri broadcaster presenti. L'ex Brescia ha toccato diversi temi, tra cui il momento della Nazionale italiana, che ha guardato i Mondiali Qatar 2022 da spettatrice, il suo percorso con la maglia del Milan, il valore di De Ketelaere e l'importanza di Bennacer.

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Milan, Tonali: "Fa male stare fuori dal Mondiale"

"Fa male stare fuori dal Mondiale perché siamo l’Italia e perché avevamo una squadra in grado di stare al Mondiale. Non l’abbiamo vissuto nel migliore dei modi questo periodo", ha detto Tonali.

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Sulla propria importanza all'interno della rosa del Milan: "Mi fa piacere essere diventato un riferimento, ma non è solo merito mio ma della squadra. Stiamo facendo un percorso insieme al mister 3 anni fa, lui è il nostro trascinatore, ci dà equilibrio dentro e fuori il campo. Come sono cambiato? Sono arrivato che giocavo poco, adesso gioco. È cambiato questo. E la fiducia che ti dà il campo non te la dà nient’altro. Inutile parlare di cosa è cambiato fuori dal campo. Giocare è l’unica cosa che ti fa migliorare". 

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Sull'impatto difficile di De Ketelaere al Milan: "L’ho vissuta in prima persona. E non è facile. Per me è stato più semplice perché per me non c’era pubblico. Ci sono meno pressioni e ti puoi permettere di sbagliare qualche pallone in più, o di provare giocate che con lo stadio pieno non fai. È solo una questione mentale. Il tempo è dalla sua parte. Serve solo aspettare, perché ha qualità, è forte, e non va giudicato per la prima parte di stagione dopo un salto di campionato così grande".

Milan, Tonali: "Rimonta scudetto? Perché no"

Ancora Tonali: "La sconfitta col Napoli? Qualche rimpianto c’è. Ma ci sono ancora tante partite. Alla fine tireremo le somme. Ma siamo forti da poterle vincere tutte. Centrocampo più forte in Italia? L'Inter ha un centrocampo di alto livello. Così come la Juve e noi. Non siamo neanche a metà campionato, siamo il Milan, ci sono tanti punti in palio, siamo i Campioni d’Italia non vedo perché non si debba credere nella rimonta". 

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Milan, Tonali: "Bennacer deve restare, è fondamentale"

Sull'importanza di Bennacer: "È fondamentale per il Milan. Non c’è un'altra parola per descriverlo. Fondamentale. Lui è ovunque. Alza il livello tecnico. Difficile giocare senza Isma in questo momento. È più semplice quando hai a fianco uno come lui. Ripeto è fondamentale. Deve rimanere, lui sa meglio di me cosa è il Milan. Sa il percorso che ha fatto, e sa quello che potremo fare insieme. Quindi sa benissimo cosa fare. E spero con tutti il bene del mondo che rimanga".

Su Leao: "Deciderà lui. Sta vivendo bene e con serenità questa stagione. Lui è un fenomeno e deve fare la scelta migliore per lui, prima che per noi".

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"Se sono il più forte centrocampista oggi italiano? No, e comunque non ti direi mai sì. Ci sono giocatori forti come Barella e Jorginho, loro sono più avanti ed hanno più esperienza", ha detto Tonali. "Sono felice di quello che è stato fino ad ora qui al Milan, dello scudetto, di giocare per questa maglia, delle mie prime 100 presenze. E serve continuare a voler vincere con la voglia di rimanere il più a lungo possibile", ha aggiunto.

Sul futuro al Milan, magari per tutta la vita: "Dipende da tanti aspetti, tanti particolari, il valore della squadra. È una domanda che va fatta stagione per stagione. Quest’anno risponderei di sì. Ma impossibile prevedere 15-20 anni di carriera".

Infine: "Letterina a Santa Lucia? L’ho scritta anche quest’anno, quindi appena rientro avrò la sorpresa. Ma magari la sorpresa me la porteranno a fine anno i miei compagni. Scriverei tante cose. Ma la più importante è vincere. Sappiamo cosa vuol dire vincere e non vincere. C’è una differenza enorme. Se potessimo scrivere tutti insieme nello spogliatoio una lettera, lo faremmo subito".



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