Era nell'aria, ora è ufficiale: Stefano Pioli non sarà l'allenatore del Milan nella prossima stagione. Ad annunciarlo è la stessa società tramite un comunicato ufficiale. Si chiude un ciclo per i rossoneri, iniziato nel 2019 e che ha portato alla vittoria dello scudetto nella stagione 2021-22.
Pioli non sarà l'allenatore del Milan nella prossima stagione: il comunicato
Arriva il comunicato ufficiale: Stefano Pioli lascia il Milan dopo 5 anni sulla panchina rossonera: "AC Milan e Stefano Pioli comunicano che nella prossima stagione non proseguiranno insieme, intendendo interrompere il rapporto professionale che li lega da ottobre 2019".
Il club prosegue: "Il Milan ringrazia con affetto Stefano Pioli, e tutto il suo staff, per aver guidato la Prima Squadra in questi cinque anni, ottenendo uno Scudetto che resterà indimenticabile e per aver riportato il Milan stabilmente nelle più importanti competizioni europee. Stefano con la sua professionalità e la sua umanità ha saputo valorizzare la rosa e ha incarnato fin dal primo giorno i valori fondamentali del Club".
Anche l'allenatore ha voluto esprimere il suo pensiero: "Stefano Pioli ringrazia il Milan per l'opportunità di far parte della Storia di questo glorioso Club e esprime profonda gratitudine nei confronti di proprietà, dirigenti, squadra, staff e tutto il personale di Milanello e di Casa Milan per il supporto e la grande professionalità. Il tecnico rivolge un pensiero speciale ai tanti tifosi che hanno sostenuto il Milan in questi anni, dimostrando un attaccamento incondizionato".
Il saluto social del Milan
Il Milan ha voluto salutare il suo allenatore con un'emozionante lettera di un tifoso: "Ciao Mister, volevo dirti che mi ricordo tutto di quel giorno, quando siamo tornati lassù. Io con il mio zaino zaino, sul tetto di una pensilina, alla fermata del tram, col cuore che batteva forte. E mi ricordo quanto tutto, con te è cominciato: ricordo Bergamo, la pioggia con il Rio Ave, i giorni del COVID e di un Milan che rinasce. Il ritorno in Europa, e quello a casa nostra: la Champions League. Con te, siamo tornati ad attaccare con coraggio, a giocare per vincere e ad arrabbiarci quando non l’abbiamo fatto, e a tifare con orgoglio.
"Rafa, Theo, Mike e tutti quei ragazzi che con te sono diventati uomini più forti, perché gli hai trasmesso i valori di questo club, e gli hai insegnato come affrontare le sfide del campo e della vita. Lo hai fatto con passione, umiltà e dedizione. Per questo, volevo semplicemente dirti: grazie. Tutte le volte che mio padre attaccava la sciarpa al mio zaino prima di prendermi sulle spalle per portarmi a San Siro, io quel momento lì me l’ero soltanto immaginato. ‘Noi siamo il Milan’, mi diceva ‘E torneremo lassù’. Lo abbiamo fatto, siamo tornati a vincere, ed è stato bellissimo. D’altronde, ce lo hai insegnato tu, succede solo a chi ci crede”.