Tre punti per arrivare nel migliore allo scontro diretto contro la Juventus. Un match, però, che l'allenatore del Milan, Stefano Pioli, non vuole definire decisivo. "Non sarà né decisiva né un passaggio di consegne - spiega l'allenatore a Sky Sport - Sarà una bella partita tra due squadre che stanno bene. La Juventus, così come Inter e Napoli, sono le squadre più forti del campionato".
Pensare "partita in partita" è il segreto di Pioli. E con il Benevento sono arrivati tre punti importanti, soprattutto vista l'inferiorità numerica per gran parte del match: "La squadra ha fatto bene in una partita difficile - ammette - Abbiamo messo l'anima, cuore e intensità. È un'altra vittoria pesante". Un match dove è stato importante lo zampino di Leao, autore dello 0-2: "Ha delle potenzialità enormi - prosegue Pioli - Lo sta dimostrando con maggiore continuità rispetto alla scorsa stagione".
Milan che ha così ritrovato il primato in classifica, scavalcando nuovamente l'Inter che aveva giocato alle 12.30: "Non ci facciamo mettere pressione dai risultati degli altri, ce la mettiamo da soli - spiega Pioli - Pretendiamo il massimo. Non siamo stati contenti di come abbiamo iniziato la gara, poi c'è stata grande reazione e compattezza. Tutte le vittorie sono importanti e pesanti per un gruppo giovane come il nostro che deve continuare a crescere e migliorare".
Adesso testa alla Juventus, osservandola già stasera contro l'Udinese: "La nostra classifica dovremmo guardarla ad aprile, se sarà ancora questa potremmo fare altri ragionamenti. La nostra forza è sempre stata quella di guardare al prossimo impegno. Non dimentichiamoci che giocheremo contro la Juventus e abbiamo qualche mancanza - conclude Pioli - ci mancano giocatori importanti e non avremo anche Tonali".