Il 10 luglio i giocatori del Milan torneranno al lavoro per la prossima stagione. Tutti a Milanello dunque per il pre campionato con il primo allenamento dell'annata in programma alle 17:30. Tra i protagonisti rossoneri della prossima stagione ci sarà Mike Maignan che ai microfoni di Sportweek ha parlato del suo rapporto con il Milan.
Milan, le parole di Maignan
Queste le sue parole: "Ogni volta che entro in campo è magico. Tutto il popolo rossonero alle spalle e il contesto di alcune partite rende la cosa ancora più speciale". Due le partite del cuore: "In casa contro la Fiorentina, eravamo vicini allo scudetto. I tifosi hanno scortato l'autobus, l'entusiasmo era incredibile. Ho sentito tutto lo stadio spingere dietro di me, ci sentivamo invincibili. Poi l'andata della semifinale di Champions League contro il Napoli in questa stagione. Si poteva sentire che il Milan è la Champions e che San Siro vive per quei momenti. È come entrare in un'arena di gladiatori. Siamo galvanizzati dagli spettatori e pronti a combattere".
Maignan continua: "Mai preoccupato per la prossima stagione. Ci saranno nuove sfide e nuove prove ed è proprio questo che amo. Anche se faccio una buona partita ma la squadra perde, non sarò mai soddisfatto".
Infine ha raccontato come ha deciso di fare il portiere. "Ero attaccante o numero 10, non volevo andare in porta. Sono finito lì per caso e da ragazzino mi alternavo. A 10-12 anni ho sostenuto dei test a Clairefontaine. L'allenatore che mi accompagnò al provino mi lanciò una sfida: 'Se arrivi all'ultimo turno di selezione, resterai portiere'. Fortunatamente o sfortunatamente è quello che è successo. All'epoca mi seguiva il Psg e questo mi ha convinto a restare in porta ma ho mantenuto il desiderio di giocare più avanti e di partecipare al gioco".