Arrivano pessime notizie dall’Italia per Robinho: il brasiliano, tornato in patria dove oggi indossa la maglia dell’Atletico Mineiro, è stato condannato a 9 anni di carcere con l’accusa di violenza sessuale. Come riportato dall’Ansa, a stabilirlo ci ha pensato il tribunale di Milano, e più nello specifico la nona sezione presieduta da Mariolina Panasti, che ha punito l’ex milanista per lo stupro di una ragazza albanese, allora 22enne. I fatti, infatti, risalgono al 22 gennaio del 2013 (tempi in cui militava nel Milan, ndr) quando Robinho, in una discoteca del capoluogo lombardo, ha commesso violenza insieme ad altre 5 persone.
In pochi istanti, la sentenza ha fatto il giro del web: dall’Inghilterra alla Francia, dalla Spagna alla Svezia. Arrivando ovviamente anche in Brasile, dove ha destato particolare sorpresa. “Mai avere idoli…”, hanno scritto diversi tifosi su Twitter, quanto mai delusi dall’atteggiamento del giocatore. Oltre alla sgomento, spazio anche alla rabbia. “E’ un pazzo”, “Assurdo, ma come si fa?”, i cinguetti più condivisi.
Ma Robinho non è l’unica ex conoscenza 'italiana' ad essere denunciato per violenza sessuale. Prima di lui, era stata la volta dell’ex romanista Amantino Mancini: il 28 novembre del 2011, veniva contatto con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per la medesima colpa.