Intervenuti a margine della presentazione dei tre nuovi acquisti rossoneri (Bakayoko, Laxalt e Castillejo) tenutasi oggi a Casa Milan, il direttore generale dell'area tecnica Leonardo e il direttore dello sviluppo strategico dell'area sport Paolo Maldini hanno parlato così della prima sessione di mercato condotta fianco a fianco, capace di portare ben 5 nuovi acquisti a disposizione di Rino Gattuso (Caldara ed Higuain inclusi), soffermandosi anche sulle qualità dei nuovi arrivi:
"Non c’è mai stata una trattativa con la Lazio per Milinkovic-Savic - esordisce Leonardo - ho avuto contatti con il suo agente perchè lo conosco, ma sapevamo che sarebbe stata una cosa impossibile oggi per i paletti imposti dall’UEFA. Le nostre sono state operazioni congiunte in uscita e in entrata. A livello di ingaggio abbiamo mantenuto tutto ciò che avevamo, l’arrivo di Laxalt è stato determinato anche dalla situazione Lapadula: siamo riusciti ad avere una squadra ancor più competitiva.
Il centrocampista che doveva essere inserito era Bakayoko, poi sarà Rino a decidere e stabilire: tra gli elementi la squadra può variare tanto a livello di posizione, come Calhanoglu ad esempio, Castillejo e Borini possono giocare su ambo gli esterni, Laxalt è duttile, quindi si possono cambiare sistemi. C’è stato uno studio di giocatori, siamo arrivati senza un progetto per questo mercato: siamo partiti d’istinto. Siamo contenti del risultato comunque ottenuto. La nostra forza è la nostra grande amicizia e ammirazione reciproca, questa è la base del nostro rapporto: siamo stati sempre insieme e presenti per ogni trattativa.
Se guardo altri organici e il nostro, non vedo questa differenza così importante. La Serie A sta tornando ad avere un suo appeal, siamo il 4° campionato. Ci vuole un’organizzazione globale perchè il nostro campionato torni ad alti livelli. A Gattuso è piaciuto molto Bakayoko? Apprezzava le sue caratteristiche e cercava uno così. Con il Villarreal è stata una trattativa lunga e non facile, ma la trattativa forse più complicata è stata quella con la Juventus: è bello vedere come siamo stati accolti dalle nuove società. Anche con Chelsea e Genoa non è stata semplice. Altre uscite? Quelle previste sono state fatte, magari con qualche campionato estero aperto può avvenire qualcosa. L’arrivo di Higuain è stato importante per il Milan, stiamo parlando di un leader: sicuramente è stato un arrivo di grande peso che avremmo cercato comunque, ma essendoci riusciti all’inizio è stato importante per noi.
Con Raiola ho un ottimo rapporto, siamo molto felici. Prestito di André Silva mascherato? Non c’è nulla di mascherato, non c’è niente di mascherato, nemmeno con Higuain. E’ un sistema di trattative comune per una serie di motivi, che ci dà l’opportunità di vivere quest’anno con determinate scelte".
Poi Maldini: "E’ stato bello andare a Madrid dalla squadra, incontrare il presidente: c’è grande rispetto verso la mia persona e verso il Milan, il Real vuole che torniamo protagonisti. Il lavoro di inserimento dei ragazzi magari è quello che mi riesce ora meglio. Esordio contro Ancelotti? Sarà particolare ritrovarlo, fa impressione rivederlo in Italia con un’altra divisa addosso, ma Carlo ha allenato squadre importanti. Castillejo? Mi incuriosisce molto per le sue caratteristiche. Il Milan è tra le poche squadre che ha fatto la storia del calcio, la sensazione è che i giocatori sentano di stare al Milan: noi siamo qui per riportare il club ai grandi tempi, Rino e la squadra lo sanno e l’hanno capito. Mercato? Credo la cosa logica sia quella di vederlo finire prima che la squadra inizi.
Paragoni? A me non son mai piaciuti: credo che ognuno abbia la propria storia, le proprie caratteristiche e il proprio percorso. Il settore giovanile è un ambito nel quale investiremo tanta attenzione e tempo".