La lotta scudetto è più accesa che mai. Con 3 partite ancora da giocare, Milan e Inter sono a due soli punti di distanza. Tutto è ancora aperto: le due squadre si daranno battaglia fino all'ultimo e un arrivo a pari punti è tutt'altro che impossibile. Cosa prevede il regolamento in questo scenario?
Verona, Atalanta, Sassuolo: questo il percorso del Milan verso lo scudetto. L'Inter, dal canto suo, se la vedrà con Empoli, Cagliari e Sampdoria. In caso di arrivo a pari punti, verrà considerata la cosiddetta classifica avulsa.
Serie A, cosa succede in caso di arrivo a pari punti: il regolamento
Ad oggi, la classifica dice Milan primo a 77 punti, Inter seconda a 75. Qualora al termine delle 38 partite le due squadre fossero in parità, per decidere la vincitrice il regolamento prevede di stilare una classifica avulsa sulla base di 5 criteri:
- Punti negli scontri diretti;
- Differenza reti negli scontri diretti;
- Differenza reti generale;
- Reti realizzate in generale;
- Sorteggio.
Solo in caso di parità assoluta in ognuna delle prime quattro categorie si ricorrerebbe al cosiddetto lancio della monetina. Ma non servirà: il Milan, infatti, è già certo di avere dalla propria parte il vantaggio negli scontri diretti.
I due derby di Milano disputati in questa Serie A, infatti, sorridono ai rossoneri. All'andata il risultato è stato 1-1; al ritorno, il Milan è riuscito a vincere per 1-2. Quattro, dunque, i punti collezionati dalla squadra allenata da Stefano Pioli contro i rivali cittadini. In caso di arrivo a pari punti, dunque, il Milan sarebbe campione d'Italia.
Ma chi sarebbe in vantaggio considerando anche gli altri criteri? I rossoneri battono i nerazzurri anche nella differenza reti negli scontri diretti (+1 contro 0). L'Inter avrebbe avuto un vantaggio solo considerando terzo e quarto criterio: la differenza reti generale (+45) e le reti realizzate (74) dagli uomini di Inzaghi sono superiori a quelle del Milan (rispettivamente +31 e 61).