Dall’Empoli al Milan per alzare l’asticella ed esplodere definitivamente. Rade Krunic è stato presentato alla stampa e già scalpita, non vede l’ora d’iniziare: “E’ stata una grande accoglienza, ma sono sincero me l’aspettavo. Questo è un grande club, arrivando qui realizzo un sogno”. Il centrocampista bosniaco classe 1993 in panchina ritroverà Marco Giampaolo: “Mi ha allenato in Toscana, ormai ci conosciamo da quattro anni. Punta tanto su gioco corale e possesso palla, con lui ci si diverte. Meritava un’occasione e sono certo farà bene”. Già in passato i fili potevano riannodarsi: “Quando era alla Sampdoria mi ha cercato, sono felice che alla fine ci siamo ritrovati al Milan. Può essere la definitiva consacrazione per entrambi”.
Professione mezz’ala, all’occorrenza jolly in tutta la zona mediana: “Quello è il mio ruolo prediletto, ma rivedo nell’espressione inglese box to box, posso stare ovunque. Dicono che somiglio ad Hamsik, però se devo inquadrare un modello guardo a Kevin De Bruyne. Il mio idolo, in ogni caso, riamane Kaka”. Consapevole di dover crescere, ma pure della strada percorsa fin qui: “Sono migliorato molto, soprattutto sottoporta. Prima in area sbagliavo tanto, mi mancava la freddezza. Adesso ritengo di essere maturato: mi sento completo tatticamente, fisicamente e tecnicamente. L’accelerazione palla al piede è la mia dote principale”. Inevitabile l’accenno a Bennacer, compagno di squadra all’Empoli: “Qui, non ho parlato di lui con nessuno, ne ho discusso invece con direttore sportivo all’Empoli e mi domandavo come fosse possibile che uno con le sue qualità ancora non spiccasse il volo. Ho giocato con diversi play, da Pjanic a Pares, gli si avvicina molto”.
Insieme a Krunic anche Theo Hernandez, altro rinforzo di questa finestra di mercato rossonera: “Mi auguro di giocare tante partite e vincere titoli, sono arrivato per questo”. Ventuno anni, terzino sinistro e l’occasione di beneficiare dei consigli di Paolo Maldini: “Un vero onore poter essere seduto a fianco a lui. Sarà sempre il miglior terzino del mondo. Ci siamo visti a Ibiza, dove mi ha dedicato parole molto belle e sincere. Da allora ho covato il desidero di approdare al Milan: Mi sono allenato duramente per riuscirci e alla fine ce l’ho fatta. Sono entusiasta”.
Con l’ex capitano rossonero, nell’album degli idoli rientra anche Marcelo: “A Madrid mi ha aiutato tanto, era una fonte d’ispirazione. Basta guardarlo per migliorare, se sono qui lo devo pure a lui”. L’obiettivo è crescere, soprattutto sotto il profilo difensivo: “L’Italia in tal senso è il posto perfetto. Ero al Real in una piazza incredibile, questa però non è da meno”. Dribbling e spinta sulla fascia al servizio della causa: “Sono i miei pregi, è risaputo”. Al Real, c’era Luka Modric: “Lo conoscete, ha qualità immense, tuttavia non l’ho sentito e anche se ci avessi parlato, non potrei dirvi nulla”.