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La prima con la 10: la partita di Brahim Diaz

Gol e assist contro il Modena: Pioli può contare sul suo “diez”

È bastato un minuto a Brahim Diaz per trovare il primo gol con la maglia numero 10 del Milan. Nell’amichevole di Milanello contro il Modena, lo spagnolo è stato l’indiscusso protagonista.

Senso di appartenenza

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La voglia di tornare era tanta e fin dal giorno in cui è atterrato a Milano lo ha fatto capire: contro la Pro Sesto era seduto di fianco a Maldini, non ancora ufficialmente tesserato, per seguire i suoi compagni. Un segnale importante che va di pari passo con la crescita della squadra di Stefano Pioli: oltre alla qualità sul campo, sembra essere tornato quel senso di appartenenza che in passato è stato il simbolo della società rossonera. 

Il giocatore di proprietà del Real Madrid, che rimarrà in prestito fino al 2023, offre al suo allenatore un’idea di gioco alternativa: senza Ibrahimovic il Milan può permettersi di giocare palla terra (come ha già dimostrato di saper fare la scorsa stagione) anche davanti all’area di rigore: le qualità di Brahim, unite a quelle di Rebic, Saelemaekers e Krunic, consenstono ai rossoneri un fraseggio continuo anche negli ultimi 30 metri.

“Giovani sani” per la Champions

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Con Rafael Leao, poi, sembra esserci grande intesa: i due si trovano molto bene insieme (dopo 5 minuti il portoghese ha segnato il 2-0 su assist di Brahim) e in Champions League la loro sfrontatezza potrà di certo dare una mano: entrambi del 1999, non hanno mai giocato una partita nella massima competizione europea. Da un lato può essere uno svantaggio, dall’altro l’euforia della prima volta può annullare tutta la tensione che si creerebbe intorno alla squadra.

Obiettivo doppia cifra?

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Brahim Diaz potrebbe diventare così un piccolo leader e se supportato al meglio da Bennacer e Tonali, che stanno cercando l’alchimia giusta dopo un anno in cui hanno giocato pochissimo insieme, fare male seriamente alle difese avversarie. 

Il Modena è stato sconfitto 5-0 e Pioli sa che quest’anno ci sono tutti i presupposti per fare bene: oltre alle giocate di Ibrahimovic e alle sgaloppate di Theo Hernandez, ci sarà anche Brahim Diaz che vorrà dire la sua, magari cercando di migliorare lo score del 2020/21 (7 gol) con l’obiettivo della doppia cifra.