Dopo due sconfitte il Milan ritrova il sorriso. I tre punti contro il Benevento sono utili per rilanciare i rossoneri nella lotta Champions, al termine di un match dove la squadra di Pioli non ha subito gol per la prima volta nelle ultime undici partite.
"Abbiamo bisogno di questo spirito di squadra"
L'allenatore rossonero, ai microfoni di Dazn, ha spiegato come questo successo sia figlio del collettivo: "Credo che senza spirito di squadra non si vada da nessuna parte - esordisce Pioli - Siamo una squadra forte, ma non abbastanza da permetterci di fare a meno dello spirito di squadra".
Decisivo anche il ritorno in campo di Ibrahimovic, che ha giocato una partita da autentico regista offensivo: "Ibra è un campione, fa crescere il valore della squadra e il valore dei propri compagni. Non averlo avuto per tanto tempo non ci ha aiutato. Oggi è stata una partita difficile anche a livello mentale perché abbiamo patito le due sconfitte".
Dove deve migliorare il Milan
La soddisfazione di Pioli, oltre al risultato, è per la prestazione della squadra: "Spesso non dare punti di riferimento a una difesa piazzata può essere un vantaggio. Togliere un giocatore centralmente per far inserire gli esterni può aiutare. Ibra ha una sua intelligenza calcistica e gli piace fare il regista offensiva per mandare in porta i compagni".
Poi continua: "A livello mentale non è stato semplice preparare la partita. I punti sono molto pesanti e non vincere sarebbe stato pesante per la nostra classifica. Eppure non abbiamo avuto paura di muovere la palla, di muoverci negli spazi. Per farlo serve un’applicazione mentale non indifferente. Dobbiamo essere più solidi quando gli avversari hanno la palla. L’obiettivo è grande e le nostre prestazioni devono essere ottime".
Calhanoglu può fare ancora meglio
Tra i migliori in campo contro il Benevento c'è Calhanoglu. Al di là del gol, il turco ha giocato un'ottima partita, ma il suo allenatore lo stuzzica a fare ancora di più: "Secondo me Calhanoglu non ha ancora raggiunto il suo massimo potenziale. A me piace tantissimo perché ha qualità e lavora per la squadra. Deve trovare un po’ di precisione negli assist. È un giocatore che sta trovando quella consapevolezza che in passato non aveva e per questo non ha ancora raggiunto il suo potenziale. Deve darsi obiettivi importanti: non deve pensare solo alla doppia cifra per i gol, ma anche per gli assist".
Il supporto della società
In chiusura Pioli parla anche del rapporto con la dirigenza, che è stata fondamentale nell'annata dei rossoneri: "L’area tecnica ci sostiene quotidianamente. Il club ci sta mettendo nelle condizioni migliori per fare bene. Parliamo di gente di calcio, che capisce i momenti e quando intervenire, così come sa cosa e quando dire".
"Donnarumma è il portiere del Milan"
Pioli, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato anche di Donnarumma dopo il confronto che c'è stato poche ore prima del match tra il portiere e i tifosi rossoneri: "Donnarumma è il portiere del Milan. Gigio ha grande professionalità ed è dentro in tutto e per tutto nel nostro lavoro. È tranquillo sereno e concentrato per questo finale di campionato. Tutte queste situazioni fuori Milanello ci possono portare su strade sbagliate. Noi dobbiamo pensare a come essere felici dopo il 23 maggio. Il nostro futuro sono le partite che mancano e la partita della settimana prossima. Questo è un gruppo compatto".
