Calcio in lutto: addio a Sinisa Mihajlovic
L’allenatore Sinisa Mihajlovic è scomparso all’età di 53 anni
È scomparso Sinisa Mihajlovic. L’ex allenatore – sulla panchina del Bologna fino allo scorso settembre – è morto all’età di 53 anni. Il serbo era malato da tempo di leucemia. L’ultima apparizione pubblica era stata qualche giorno fa a Roma quando aveva voluto presenziare il lancio della biografia di Zeman. Oggi Sinisa lascia una moglie, cinque figli e una nipote.
Addio a Sinisa Mihajlovic
Calciatore prima, allenatore ed esempio poi: Sinisa Mihajlovic è stato per tanti un esempio da seguire, sia come calciatore che come uomo. In campo – ha giocato in Serie A con le maglia di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter – ha dato tutto, distinguendosi per sacrificio e abnegazione. Da allenatore e da uomo, vivendo anni duri a causa della malattia, è stato un modello di resilienza, dando forza a chi viveva una situazione simile. Oggi, il mondo del calcio piange Sinisa Mihajlovic.
Sempre schietto e diretto sia con chi condivideva lo spogliatoio sia con i giornalisti in conferenza stampa. Anche per questo è stato apprezzato da tanti nel mondo del calcio. Duro, ma allo stesso tempo tenero. Come aveva sottolineato sua moglie Arianna in un post Instagram dedicato lui citando Che Guevara: “Bisogna sapere essere duri, senza perdere la tenerezza. Sei un Leone dal cuore tenero“.
Dipinto perfetto di un uomo che ha saputo coniugare due sentimenti tanto contrastanti quanto necessariamente conviventi nella loro essenza. L’uno senza l’altro porta squilibrio, insieme formano quell’unione perfetta che ha regalato tanto amore a Sinisa. Un po’ sergente di ferro, un po’ papà dolce e da poco anche nonno. Così è entrato nel cuori di molti. Così lo ricorderanno tutti.
Questo il comunicato della famiglia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel.dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.