"Il Bologna ha pagato lo stipendio a Sinisa anche dopo la sua morte". Sono queste le parole rilasciate da Arianna Mihajlovic. La moglia di Sinisa, scomparso a causa di una leucemia nel dicembre del 2022, ha parlato in un'intervista a Il Messaggero.
Arianna Mihajlovic: "Il Bologna ha pagato Sinisa fino al termine del contratto"
Domenica 17 febbraio allo stadio Olimpico di Roma si affronteranno Lazio e Bologna. Non sarà una partita qualsiasi, ma l'occasione per ricordare sul campo Sinisa Mihajlovic. Da calciatore con i biancocelesti e da allenatore al Dall'Ara, Mihajlovic ha lasciato il segno in queste due società nel corso della sua carriera. La partita di Sinisa. "Tornerò allo stadio e mi riavvicinerò al calcio da cui mi ero allontanata. I tifosi della Lazio sono speciali, amavano Sinisa come quelli del Bologna, sia chiaro. Due ambienti speciali" ha sostenuto Arianna Mihajlovic.
Nel settembre del 2022 il Bologna decise di esonerare Sinisa Mihajlovic. Nel mese di dicembre dello stesso anno l'allenatore è scomparso. Ma la società rossoblù non ha smesso di dimostrare la propria vicinanza alla famiglia. Un gesto che Arianna Mihajlovic non si è dimenticata: "Sinisa non se lo aspettava e ci è rimasto molto male. Non si sarebbe mai dimesso, voleva continuare perché la sua voglia di lottare era unica. Il Bologna ha scelto un'altra strada, ma non posso giudicare: ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze".
Infine, Arianna Mihajlovic ha concluso parlando di Sinisa e dei figli: "Bologna non ci ha mai fatto sentire soli, ci era entrata nel cuore ancora prima della malattia. Miroslav, uno dei miei figli, sogna di fare l'allenatore come il padre. Dusan invece si sente più Sinisa: sta imparando il serbo e spesso va a trovare i nonni. Stankovic per loro è un riferimento".