Pur di salire sul trono di Parigi dopo aver vinto la guerra civile alla fine del Cinquecento, Enrico IV fu disposto anche a cambiare la sua fede: da calvinista protestante accettò di diventare cattolico e pronunciò il famoso detto che tutti noi abbiamo probabilmente sentito almeno una volta: "Parigi val bene una messa".
Il contesto adesso è completamente diverso: dopo quasi mezzo millennio a Parigi non esistono guerre civili ma solo un grande sogno che anima la brulicante Ville Lumière: l'arrivo di Lionel Messi. Un sogno cercato da un decennio che adesso può trasformarsi in realtà: dopo l'addio ufficiale al Barcellona nella giornata di domenica, 'Leo' è atteso nelle prossime ore a Parigi. Visite mediche e poi firma: il suo nuovo club sarà il Paris Saint-Germain.
In città l'aria è surreale: è un agosto che sta per passare alla storia ma sembra ottobre. Le nuvole coprono il cielo, non c'è un clima estivo ma a questo i parigini sono abituati. Al contrario, ciò a cui si dovranno abituare sarà la convinzione di avere in squadra il giocatore più forte in circolazione: quel Messi cercato, desiderato ma che sembrava ormai essere diventato solo un sogno proibito. Poi l'annuncio del Barça: "Leo Messi non potrà continuare al club". E Parigi ha iniziato a crederci subito.
Lo hanno fatto tutti i tifosi del PSG da quel momento: con Messi svincolato e con il Manchester City di Guardiola che annunciava nello stesso momento l'arrivo di Grealish, non restava che un club in grado di poter accogliere la Pulga: il ricco PSG delle star. Dalle idee dei tifosi si è passati ai rumor confermati: dal "Messi: ora il PSG ci prova" a "Messi al PSG: è fatta" sono passate poche ore. Nel mezzo c'è stata la vittoria all'esordio in Ligue 1 contro il Troyes (vittoria per 2-1) e l'entusiasmo ora è difficile da contenere.
Il sogno è diventato realtà: per una città che sogna la Champions League, l'arrivo di Messi è il nuovo slancio per continuare a "sognare più in grande" come recita lo slogan del PSG da quando è diventato un club faraonico. E non si può dire che i dirigenti non abbiano mantenuto le promesse: prima Ibrahimovic, poi Di Maria, Neymar, Mbappé e ora Messi. Impossibile poter sognare più di così.
"Benvenuto Messi al PSG": e spuntano le prime maglie
Questo lunedì dovrebbe già essere la giornata dell'arrivo. Messi arriverà nelle prossime ore a Parigi e per le strade ci si è già preparati: alcune boutique (non ufficiali) hanno già messo in vendita alcune maglie con il suo nome e la "19" (il suo secondo numero al Barça, prima di passare al 10), dando il "Bienvenido" a Leo Messi. Che rappresenterà l'ultimo anello, quello che brilla più di ogni altro e che andrà a formare la catena della squadra più forte mai costruita in così poco tempo (sono dieci gli anni da quando la Qatar Sport Investements ha preso in mano il PSG). Calza a pennello la marca Air Jordan e lo stile della nuova divisa che rimanda a quella dei Chicago Bulls dell'era di MJ nel basket. Il PSG, ora, è il vero dream team del mondo del calcio. Poco importano ad Al-Kelaifi i costi delle operazioni: il suo strapotere economico ha pochi confini. E poi, per Parigi val bene anche un Messi.