Il calcio è un terreno fertile per la commistione tra sacro e profano. E quando si parla di Leo Messi, è facile che al suo nome venga accostata la parola "Dio". Tifosi del Barça in primis, ma tutti coloro che amano il calcio hanno e hanno avuto un proprio idolo che identificano come una divinità. La questione si fa più seria però quando viene posta a chi - diciamo così - di Dio se ne intende eccome: Papa Francesco.
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Il curioso siparietto è avvenuto durante la trasmissione televisiva "Salvados": il giornalista Jordi Evolé ha fatto la fatidica domanda al Pontefice: "Per lei che li conosce entrambi, si può dire che Messi è Dio? O è un sacrilegio?". La risposta di Papa Francesco è stata garbata, ma ferma: "In teoria sì, è un sacrilegio. Io non credo sia così, tu?". Il giornalista ha risposto di sì, il Papa ha replicato: "Per me non lo è, la gente dice 'è Dio' ma intende 'io lo adoro'. È solo un'espressione della gente, è come dire che 'è un Dio con la palla in campo'. Sono modi popolari di esprimersi". Questo non vuol dire, però, che il Pontefice - connazionale di Messi - non riconosca l'altissimo valore della pulga: "Chiaro che vederlo giocare dà tanta soddisfazione".
