Nel weekend del ricordo di Diego Armando Maradona c'era una dedica che non poteva mancare. Lionel Messi ha reso omaggio a quello che per lui è stato un idolo, un allenatore, un predecessore, un amico, a volte anche un avversario.
In comune i due hanno avuto tantissimo oltre alla 10 dell'Argentina: il talento, il piede sinistro e soprattutto due maglie di club. Quella del Barcellona con cui Messi ha segnato, e quella del Newell's, che Messi ha portato sotto per esibirla al momento del gol. Il 10 del Barça si è tolto la maglia e ha mostrato a tutti la rojinegra del club di Rosario, sua città natale ma anche rapida fiamma di Maradona.
Fu uno dei club di passaggio nel finale di carriera, dove nonostante abbia giocato solamente per cinque partite, è diventato un idolo. Basti pensare che lo scorso anno quando tornò da avversario come allenatore sulla panchina del Gimnasia, sotto l'albergo ci fu una parata di tifosi pronti a omaggiarlo.
Anche Messi ha un passato fugace con il Newell's: lì ha cominciato con le giovanili, prima di partire per Barcellona da piccolissimo, e lì è l'unico posto dove tornerebbe a giocare in patria, per un futuro mai così incerto come in questa stagione.
La dedica è arivata dopo il gol, ma anche prima della gara: Barcellona e Osasuna si sono unite attorno al cerchio del campo con la maglia numero 10 del Barcellona schierata in mezzo durante il minuto di silenzio. Le immagini di Diego sono state ovviamente proiettate anche sul maxischermo del Camp Nou.
Messi e Maradona, uniti nel 10, nell'Argentina e nel Newell's. La dedica della Pulga non poteva mancare, ma sicuramente come omaggio ha scelto quello più personale e meglio riuscito.