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Data: 26/12/2018 -

Sorriso breve, sguardo duro: Mazzarri traccia la via per il Torino in Europa

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Concentrazione al massimo e tutti sul pezzo: "Non rilassiamoci, pensiamo subito alla Lazio". Così Mazzarri spinge il Torino verso l'alto
Concentrazione al massimo e tutti sul pezzo: "Non rilassiamoci, pensiamo subito alla Lazio". Così Mazzarri spinge il Torino verso l'alto

Un piccolo sorriso, ma poi subito il solito sguardo. Ma tutti lo sanno, dietro quella scorza, quell’espressione a volte burbera, si nasconde un uomo che ha una voglia matta di divertirsi. Tre gol, tre punti e un arrivederci al 2019. Il Torino saluta così il proprio pubblico nell’ultima partita dell’anno. Con lui lo fa anche Walter Mazzarri: 365 giorni (o poco meno) di Serie A per lui dopo l’esperienza in Inghilterra. Un ritorno con voglia di Europa, per affrontare una nuova sfida in un ambiente non facile: caldo, passionale. Ci si è dedicato anima e corpo finora.

Partire da zero, ricostruire, far recuperare alla squadra una solidità che nella precedente gestione (a tratti caratterizzata da un gioco più spettacolare) si è vista poco. Il 3-0 contro l’Empoli l’ha confermato: il Torino, coriaceo, concede poco e contro un’avversaria forse un po’ troppo timorosa si impone. Una vittoria che elimina le scorie del derby e di quel pareggio all’ultimo minuto contro il Sassuolo davvero bruciante. Una vittoria che regala l’ottavo posto a 26 punti: già +1 rispetto all’anno scorso, quando la squadra di Mihajlovic arrivò a quota 25 al giro di boa. Mazzarri può arrivare a +4 vincendo sabato prossimo in casa della Lazio.





29 punti da gennaio a giugno, 26 ora. L’allenatore toscano è quasi in media Europa League (la scorsa stagione l’Atalanta arrivò a 60), che è l’obiettivo che si sono posti lui e Cairo a inizio stagione. Lui, toscanaccio vecchio stampo, non vuole esporsi troppo. Il sorriso che mostra è rapidissimo, un po' come il gol di De Silvestri: se l'è costruito da solo, facendo partire un mancino micidiale. Una mossa inaspettata, pensando che Lollo è un esterno destro. La sua rete ricorda quella che proprio contro l'Empoli, nel 2006 (il giorno del centesimo compleanno del Torino) realizzò in quello stadio Gianluca Comotto. Un altro esterno destro, un'altra rete mancina.

Ma questo è solo un dettaglio amarcord. Perché Mazzarri, che proprio al gol di De Silvestri ha esultato moltissimo, dopo il sorriso è subito tornato concentrato. Determinato. Con lo sguardo fisso verso l'obiettivo. Che non è l'Europa: "Pensiamo alla prossima, ci serve dare continuità alle prestazioni" ha dichiarato a Sky l'allenatore. Appunto. "L'importante è che i ragazzi non si rilassino: l'ho anche detto loro. Non festeggiamo troppo e concentriamoci sugli avversari". Burbero ma buono. Questo è Mazzarri. Con la sua voglia matta di tornare a stupire.



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