Dopo la salvezza con lo Spezia e la convocazione di Mancini in Nazionale, Matteo Ricci è svincolato e aspetta una nuova opportunità.
Il classe 1994 era in scadenza di contratto con il club ligure e non ha rinnovato dopo il cambio di proprietà con l'arrivo della famiglia Platek.
L'addio allo Spezia
"Avevo capito che la situazione si stava ingarbugliando a gennaio. Con la vecchia società, comunque, avremmo trovato un accordo. Dopo la cessione del club, invece, ho capito che la mia esperienza allo Spezia si sarebbe conclusa alla fine della scorsa stagione. Ho vissuto male questa situazione perché per lo Spezia ho dato il massimo, non me l’aspettavo. Ma sono orgoglioso di non aver tirato indietro la gamba neanche una volta e di non essermi mai tirato fuori. Sono molto legato al club e alla città, dove ho tanti amici", così Matteo Ricci a La Gazzetta dello Sport.
29 presenze e 2 gol nella scorsa stagione sotto la guida di Italiano per l'ex tra le altre di Perugia e Pisa, che adesso si allena da solo a Roma insieme al suo preparatore. E pensare che solo qualche mese fa era stato convocato da Mancini per le gare contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania: "È stata un’esperienza bellissima. Ci ho sempre creduto perché sapevo che i collaboratori di Mancini seguivano me e altri compagni dello Spezia. Mi piacerebbe avere ancora la possibilità di impensierire il c.t.".
"No all'Arabia, aspetto la proposta giusta"
Di offerte al momento non ne sono arrivate, ma Ricci aspetta fiducioso: "In realtà ho detto no solo a un’offerta dall’Arabia. Non era un progetto che mi piaceva, anche se avrei guadagnato bene. Ho vissuto un’estate molto brutta, a 27 anni non pensavo di trovarmi in questa situazione. Magari mi fortificherà ulteriormente. Però è strano: sono a parametro zero, non si tratta di un’operazione difficile, soprattutto in un periodo come questo in cui le società stanno attente ai bilanci. Però non mollo, anzi sono carico e non vedo l’ora che il mio procuratore Federico Pastorello mi porti la proposta giusta".
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