Mentre Twitter sta vivendo un periodo di alti e bassi dopo l'acquisizione da parte di Elon Musk, sta sempre di più prendendo piede Mastodon. Un social network simile all'uccellino azzurro ma con una natura completamente diversa.
Mastodon: come funziona il nuovo social network
Come detto, è molto simile a Twitter, ma gli utenti possono scambiare messaggi ma non senza essere legati alla piattaforma social, ovvero possono utilizzarla anche da altri software, un po' come le mail, che si possono inviare dalla mail stessa o da altre app secondarie che troviamo sui nostri smartphone. Per fare dei tweet, invece, è necessario condividerli da Twitter.
Oltre a questo, i server di Mastodon non sono di proprietà di una società ma sono distributi su vari nodi della rete e ogni utente può decidere quale utilizzare. L'insieme di questi server forma il Fediverso. Una "federazione" in cui tutti gli "stati" (i server) sono collegati e gestiti autonomamente. Si parla dunque di un social network decentralizzato.
In parole povere nessun "grande capo" potrà decidere le sorti di un account, bloccandone o sbloccandone i contenuti, perché il potere non è in mano ad una singola persone ma autogestito e indipendente server per server.
Gli svantaggi di Mastodon
Ma quali sono gli svantaggi di Mastodon? Il server a cui siete iscritti potrebbe cadere da un momento all'altro e in questo caso perdereste l'account. Ecco perché è necessario scegliere al meglio il server a cui iscriversi. Oltre a questo, seppur si tratti di un social gratuito, i costi dei server esistono eccome e potrebbero spesso arrivarvi richieste di donazioni o raccolte fondi per la community.
Le app per utilizzare Mastodon, oltre a quella ufficiale, sono Mast, Metatext, Mastoon, Toot!, Oyakodon e Mercury.