Mason contro Guardiola. A Wembley ci si gioca la Carabao Cup
Mason ha vinto la sua prima partita con il Tottenham, ora lo aspetta la finale di Coppa di Lega contro il Manchester City di Guardiola.
Ryan Mason, l’allenatore più giovane della storia della Premier League, è arrivato sulla panchina del Tottenham e in pochi sembrano essersene accorti. L’esonero di Mourinho e l’arrivo del suo sostituto sono arrivati nella stessa giornata dell’annuncio della Superlega e la notizia è passata quasi in sordina. Per farsi notare Mason ha scelto il campo. Alla sua prima panchina con gli Spurs ha vinto contro il Southampton: 3 punti che mancavano da 3 partite, ottenuti in rimonta in una partita sofferta decisa grazie ad un rigore di Son al novantesimo.
Mourinho-Guardiola: sarebbe stata la sfida numero 26
Un risultato che ha fatto tornare il sorriso a tutti nel nord di Londra dopo l’esonero dello Special One: in molti nella rosa degli Spurs avevano salutato e ringraziato il portoghese sui social dopo l’addio. Tra quelli che non l’avevano fatto c’era Gareth Bale
Lo stesso gallese nel dopo partita contro i Saints aveva rilasciato un’intervista a Sky Sport: “Vogliamo attaccare, siamo un grande club, dobbiamo attaccare e lo abbiamo fatto oggi”. Forse una critica al gioco troppo difensivo di Josè Mourinho. In campionato erano arrivate 10 sconfitte, culminate poi con la clamorosa eliminazione ai quarti di finae di Europa League contro la Dinamo Zagabria.
Il prossimo impegno del Tottenham oggi contro il Manchester City di Guardiola, nella finale della Coppa di Lega inglese. Oltre al fatto che ci saranno circa 8000 tifosi, Mou avrebbe affrontato per la 26^ volta Pep: in 25 sfide sono arrivate 7 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte.
In passato, quando i due allenavano Real Madrid e Barcellona, aveva vinto in un’altra finale, quella di Copa del Rey nel 2011.
Mason, un predestinato secondo Pochettino
Mason, ritiratosi forzatamente a 26 anni, dopo aver rischiato la vita per una frattura al cranio (l’operazione è avvenuta esattamente 61 minuti dopo l’impatto con Cahill), durante la guarigione il suo pensiero era solo quello di tornare in campo: “Mi svegliavo la mattina dopo aver sognato di giocare e segnare per il Tottenham”.
Un desiderio che non lo abbandonerà mai perchè fisicamente sarebbe riuscito ancora a scendere in campo se non fosse stato per i colpi di testa.
Mauricio Pochettino l’ha definito come uno dei giocatori più importanti della sua carriera, definendolo già come un allenatore. E ci aveva visto lungo. Appena ne ha avuta la possibilità, è tornato nel club in cui è cresciuto da quando aveva sette anni come assistente nel Tottenham Under 19.
Giovani calciatori che come lui stavano sognando di arrivare in prima squadra: “Sto ripercorrendo con loro gli stessi passi che ho fatto io nelle giovanili, questo non può far altro che rendermi felice. Mi rivedo in loro e sento che posso essergli di aiuto“.
Mason-Guardiola: era successo solo una volta
Ryan Mason ha incontrato Guardiola solo una volta, da calciatore. Era il 26 dicembre del 2013 e l’allenatore catalano era alla sua prima stagione in Inghilterra. Hull City-Manchester City 0-3, con il giocatore inglese entrato giusto in tempo per vedere tutte e tre le reti dei Citizens.
Non proprio un bel ricordo per Mason, che avrà studiato a fondo le tattiche di uno degli allenatori più forti del mondo per riuscire a ‘prendersi una piccola rivincita’ e portare a casa un trofeo che in casa Tottenham manca da 13 anni. Appuntamento con la storia alle 17.30 a Wembley.