Finisce 0-0 l'incontro fra Lazio e Napoli, andato in scena all'Olimpico e valevole per la 22ª giornata di Serie A. Pareggio a reti inviolate che lascia l'amaro in bocca alle due squadre, entrambe in corsa per tornare in zona Europa dopo un girone d'andata complicato. Nel post partita, l'allenatore in seconda della Lazio Giovanni Martusciello ha rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN.
Lazio-Napoli, l'intervista post partita di Martusciello
Sarri ha subito un lutto negli ultimi minuti della partita e ha dovuto lasciare velocemente lo stadio. Al suo posto ha parlato Martuscello: "Nel primo tempo siamo entrati un pochino più contratti, c'era comunque davanti una signora squadra, con degli interpreti che palleggiano bene. Quindi era difficile, complicata, c'era da pensare come evitare di subire imbucate com'è successo nell'ultima partita contro l'Inter, un po' di preoccupazione c'era. Nel secondo tempo grazie a una prova di coraggio siamo avanzati di una decina di metri, soprattutto con i tre attaccanti, e lì sulle palle recuperate siamo stati superiori, ci siamo avvicinati. Non si è riusciti a far gol, però la prestazione è stata buonissima. Siamo contenti, perché poi alla fine sì, il risultato sposta, c'è un po' di delusione perché si voleva vincere, ma alla fine sposta quello che è il pensiero e lo spirito che si è messo soprattutto nel secondo tempo".
Su Vecino, entrato al 77' al posto di Guendouzi, l'allenatore ha detto: "Diciamo che il primo tempo le squadre sono abbastanza equilibrate. Lo stesso Napoli non ha creato chissà cosa, nonostante annoveri tanti nazionali, quindi è una squadra comunque forte. Per cui nel secondo tempo lo stesso Guendouzi ha offerto una partita importante, invece quando è entrato Vecino e ha dato il suo contributo a livello individuale siamo stati contenti. Come squadra uguale, c'è mancato forse quel pizzico di cattiveria sotto porta, se si può dire così, ma va bene. Ci prendiamo il risultato e la grande prestazione di spirito".
Martusciello ha poi approfondito la sua analisi della partita: "Abbiamo fatto una prestazione di presenza e di sofferenza, perché il Napoli è una squadra che ti porta a correre anche a vuoto, con grandi palleggi. Pian piano però questa cosa qui siamo andati a soffocarla e ad avere la giusta prepotenza nel cercare quelle occasioni che erano lì e che sembrava stessimo per concretizzare. Però il bicchiere non è mezzo pieno, è tanto pieno. Siamo contenti, dispiace solo per il risultato e per la gente che ci spingeva, lo annusava, però la partita è finita e c'è da pensare già alla prossima".
Infine l'allenatore ha commentato la prestazione di Isaksen: "È un ragazzo estrapolato da un contesto completamente differente. Qui c'è molta attitudine a quello che è l'aspetto tattico, individuale e soprattutto di reparto offensivo. Lui ha superato la fase del pensiero e ora sta mettendo in pratica e ci sta facendo vedere quelle caratteristiche per cui è stato scelto. Chiaro che essendo un giovane a volte ha degli alti, a volte dei bassi, c'è da aspettare che questa cosa qui arrivi con più continuità, però siamo lì ad aspettare che lui sbocci definitivamente. È un ottimo profilo".
Che cos'ha la Lazio in più rispetto alle altre per provare ad agguantare il quarto posto? "Non lo so, abbiamo caratteristiche che possono farci provare ad avvicinarci come l'anno scorso. Abbiamo la qualità di alcuni ragazzi che stanno crescendo. E poi c'è da giocarla come le altre, ora siamo tutti lì staccati di pochi punti, ma il campionato è talmente imprevedibile che può rientrare chiunque, per cui c'è da stare sul pezzo".