La maglia gloriosa del River, i rumors di mercato, una famiglia da tenere stretta intorno a sé in un momento complicato. Lucas Martinez Quarta guarda fuori dalla finestra a Buenos Aires, ha una casa grande, spaziosa, ideale anche per restare insieme con la compagna e i due figli in questa lunga quarantena che non vuole saperne di lasciare l’Argentina.
“Ci sentiamo tutti chiusi in gabbia, una situazione che non avremmo mai immaginato e mai voluto conoscere” ha raccontato ai nostri microfoni Lucas Martinez Quarta, l’argentino classe 1996 che negli ultimi mesi si è fatto conoscere anche in Italia. A "introdurlo" fu Javier Zanetti, che in un’intervista fece proprio il suo nome: “È uno dei giocatori più interessanti del calcio argentino” aveva detto l’interista, scatenando anche le mille voci di mercato che si sono seguite.
E come si potrebbe dire il contrario? Un centrale di difesa appena 24enne, che già da anni difende i colori di una delle squadre più gloriose dell’intero continente sudamericano. Con alle spalle vittorie importanti, sconfitte brucianti, due presenze in nazionale maggiore e i piedi a terra di chi sa che è ancora all’inizio.
“Ma quelle parole di Zanetti sono state un orgoglio per me, non mi monto la testa ma mi fanno capire che sono sulla strada giusta, che sto lavorando nel modo migliore. È un piacere sapere che una persona così importante nel calcio come Zanetti guardi proprio te”, ha raccontato Martinez Quarta (lo chiamano "chino" per gli occhi stretti che si ritrova, proprio come un altro passato interista amato dai tifosi) ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Dal suo esilio dorato di Baires - “Ho una casa grande, con palestra attrezzata e spazio all’esterno in cui posso allenarmi un po’" - fa rimbalzare i pensieri sul mercato. “Resto fermo al presente, al River, alla prossima stagione. Ne ho già parlato con il mio agente: quando ci sarà qualcosa di concreto, mi avviserà e ci ragioneremo su”.
Ma l’Europa è un sogno o un obiettivo? “Entrambe le cose, tra gli obiettivi della mia carriera c’è di vincere al River, di giocare un Mondiale con la mia nazionale, ma anche di giocare in Europa. E cerco sempre di realizzarli. Guardo molto il calcio europeo e mi incuriosisce, so che questo sarà un mercato complesso a causa del coronavirus, quindi non immagino cosa potrà accadere”, racconta mentre alla tv passano le immagini del Real Madrid fresco campione di Spagna.
E dell’Italia può parlare con il compagno Juan Quintero (lo scorso gennaio vicino al ritorno in Serie A), spogliatoio condiviso al River con un passato in Europa tra Porto e Pescara: “Ha qualche anno più di me ma abbiamo un ottimo rapporto, spesso mi racconta del suo passato e soprattutto del modo di intendere il calcio in Europa” - continua Martinez Quarta.
“In questi mesi di chiusura sto capendo quanto importante sia il calcio nella mia vita. Non abbiamo avuto ancora certezze dal Governo: se si tornasse in campo a fine agosto, significherebbe che siamo stati cinque mesi senza allenarci. Non siamo abituati. La prima cosa che farò, appena possibile, sarà prendere un pallone e andare in campo: voglio restarci per due giorni senza tornare a casa”.