Da Abde a El Wafi: il Marocco U23 vince la Coppa d’Africa e va a Parigi 2024
Dopo l’exploit a Qatar 2022, il Marocco vince la Coppa d’Africa U23 e si qualifica a Parigi 2024
Dopo il quarto posto sorprendente del Marocco di Regragui a Qatar 2022, l’U23 dei Leoni dell’Atlante ha vinto la Coppa d’Africa e si è qualificata alle Olimpiadi a distanza di 11 anni dall’ultima volta. In una finale tutta nordafricana, allo Stade Prince Moulay Abdallah di Rabat, la formazione allenata da Charai ha vinto in rimonta 2-1 contro l’Egitto ai tempi supplementari grazie ai gol di Begraoui del Guimgamp (3 gol nel torneo) e di Taghaline al 108′ che hanno risposto al vantaggio iniziale di Saber. Quest’ultimo protagonista anche in negativo visto che al 18′ si è fatto espellere.
Capitano e MVP del torneo è stato l’attaccante Abde, di proprietà del Barcellona ma reduce dal prestito all’Osasuna con cui aveva conquistato sul campo una storica qualificazione alla Conference League e la finale di Copa del Rey. Una conferma per l’esterno offensivo che ha chiuso il torneo da capocannoniere con 3 gol e 3 assist, dopo i 6 gol in 34 presenze con la squadra di Pamplona nell’ultima stagione, impreziosita anche dall’esperienza al Mondiale.
Abde, ma non solo. Solo 3 giocatori militano nel campionato locale, il resto hanno doppio passaporto e giocano in squadre europee, come Chadi Riad, sempre di proprietà del Barcellona, e Omar El Hilali dell’Espanyol. Il giocatore più giovane della rosa ha invece giocato in Italia nell’ultima stagione. Si tratta di Ayman El Wafi, classe 2004 reduce da 2 stagioni da protagonista con la Primavera dell’Hellas Verona che lo aveva prelevato dal Livorno nel 2021, e ha collezionato 4 presenze da titolare su 6 partite nella rassegna continentale, inclusa la finale. Da qualche settimana però, il difensore centrale si è trasferito ha parametro zero agli svizzeri del Lugano per la prima esperienza tra i professionisti.
Protagonisti in Europa anche l’esterno del PSV, Ismael Saibari, ma soprattutto Bilal El Khannous, trequartista con passaporto belga cresciuto nell’Anderlecht e di proprietà del Genk. Il classe 2001 ha realizzato l’assist per il momentaneo pareggio in finale e a dicembre aveva giocato da titolare la finale per il terzo posto contro la Croazia al fianco di Sabiri e Zyiech. Regragui può sorridere, le basi per confermarsi anche per i prossimi appuntamenti ci sono tutte.