Per entrare nella rosa del Marocco le parole d’ordine sono genio e sregolatezza, passe partout per volare a Doha. Talmente tanto importanti da prevalere anche sull’allenatore - il bosniaco Vahid Halilhodžić - reo di non convocare Mazraoui e Ziyech. Una cosa della serie: “o con loro o senza di te”. Questo il diktat imposto da stampa e opinione pubblica. Le dimissioni del c.t. sono state solo una normale conseguenza. Ma ci torneremo. Quello che spicca però è il talento, da Hakimi ai già citati Hakim Ziyech e Noussair Mazraoui. Ma non solo. In rosa infatti ci sono anche tanti giocatori che giocano in Italia. Sabiri della Samp, Ambrabat della Fiorentina e la sorpresa Cheddira, attaccante del Bari. Scommesse. Così il Marocco è diventata la prima squadra africana a conquistare le semifinali di un Mondiale.
L’allenatore
Della storia di Halilhodžić abbiamo già parlato. Al bosniaco è subentrato Hoalid Regragui, campione del Marocco in carica con il Wydad Casablanca. Ha riportato in nazionale Mazraoui e Ziyech, inseriti in lista a furor di popolo. Hakim aveva detto addio alla nazionale, poi ha fatto dietrofront proprio perché convinto da Regragui. Ora è pronto a brillare. Da giocatore Hoalid ha raccolto 35 presenze con la nazionale, da allenatore è al secondo mandato dopo essere stato in panchina - da vice - nel biennio 2011-2013. Adesso ha preso il comando.
I migliori giocatori da Ziyech e Hakimi alla sorpresa Cheddira
Di molti abbiamo già scritto, altri invece già il conosciamo dal momento che giocano (o hanno giocato) in Italia. La storia per eccellenza è senza dubbio quella di Walid Cheddira, 14 squilli con il Bari in Serie B in questo inizio di stagione. Tra i professionisti in Italia, nessuno ha segnato più di lui da agosto a oggi. Lui - nato a Loreto da genitori marocchini - in carriera ha sempre girato tanto, senza fermarsi mai o porsi limiti. Alla ricerca di una dimensione, trovata oggi a Bari, finestra sull’Adriatico che regala sogni. Walid sarà testimone di una delle favole più belle, comunque andrà. Dalla Serie D con la Sangiustese, quattro stagioni di C e ora la B con i biancorossi di Mignani, di cui è capocannoniere, stella e riferimento.
In mezzo c’è spazio per una meteora, Jawad El Yamiq. Forse se lo ricorderanno in pochi. Ha giochicchiato con il contagocce per due anni al Genoa, 8 presenze dal 2018 al 2020, poi tanti prestiti e rimpianti. Oggi è protagonista sia sui social, con 460mila followers, che in campo con la maglia del Valladolid. Ora posterà da Doha con orgoglio.
Come gioca la squadra di Regragui
Con Regragui il modulo è sempre stato lo stesso: 4-2-3-1, con Ziyech e Boufal a inventare sulle fasce. Il centravanti è En-Nesyri, 26 squilli in due anni e mezzo a Siviglia. Attenzione poi a chi subentrerà. Su tutti Sabiri e Ez Abde. Il primo è una conoscenza della Samp, l’altro è stato il primo marocchino a esordire con il Barcellona nella storia del club. Oggi è in prestito all’Osasuna anche se non ha ancora esordito. Intanto andrà in Qatar, con grazie speciale a Xavi che ha avuto il coraggio di lanciarlo. “Avrà un grande futuro, diamogli fiducia”. Regragui lo ha ascoltato e il Mondiale è solo il primo passo.
I convocati
Portieri:
Tagnaouti (Wydad AC)
Bounou (Siviglia)
El Kajoui (Al-Wehda)
Difensori:
Hakimi (PSG)
Mazraoui (Bayern Monaco)
Aguerd (West Ham)
Saiss (Besiktas)
Dari (Brest)
El Yamiq (Valladolid)
Attiatallah (Wydad)
Benoun (Qatar FC)
Centrocampisti:
Amrabat (Fiorentina)
Sabiri (Sampdoria)
Mallah (Standard Liegi)
Ounahi (Angers)
El Khannouss (Genk)
Gabrone (Wydad),
Attaccanti:
Ziyech (Chelsea)
Boufal (Angers)
Ezzalzouli (Osasuna)
Aboukhlal (Tolosa)
Chair (QPR)
En-Nesyri (Siviglia)
Cheddira (Bari)