Marcus Thuram si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera: l'attaccante francese ha spiegato le emozioni e l'entusiasmo di questi primi mesi all'Inter, svelato alcune sue abitudini quotidiane ed elogiato il fratello Khephren. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
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Inter, le parole di Thuram al Corriere della Sera
"Sono così da quando ero piccolo: felice della vita, di tutto. E ancora di più in campo, coi miei compagni, a fare quello che amo di più. Non a tutti piaceva questa mia allegria e si facevano sempre paragoni. Crescere con mio padre è stato bellissimo, ma non è stato un vantaggio. Dormo tanto, sulle 14 ore al giorno. Ma dopo le partite faccio più fatica, soprattutto quando vinciamo", ha detto Thuram al Corriere della Sera.
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Ancora Thuram: "Sono arrivato a luglio, ma mi sembra di essere qui da tanti anni. Amiamo veramente giocare assieme, siamo un gruppo molto unito. Ho imparato tantissimo e spero di imparare ancora tanto: posso crescere dappertutto, nel dribbling, nella corsa, nella difesa, nel tiro. Mi fermo spesso dopo l’allenamento a fare del lavoro extra, sul campo e con i video. Scudetto? Penso che tutte le partite siano importanti, poi vedremo alla fine: ci sono ancora tante gare importanti. E noi proviamo a prendere i 3 punti in ogni partita".
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Infine, Thuram ha parlato del fratello Khephren, giocatore del Nizza: "Se confermo il fatto che sia molto forte? Sì, è più forte di me. Meglio in Premier League o in Serie A? Può giocare ovunque. Per me un calciatore che può far bene in Italia, può farlo anche in Inghilterra: il calcio italiano non è meno forte".