Nella vita bisogna sempre sapersi reinventare. Lo sa bene Marco Rodriguez, ex arbitro messicano che ora allenerà il Salamanca CF UDS, club che milita nel Gruppo II della Segunda Division B spagnola. La conferma arriva direttamente dai profili social dell’ex direttore di gara: “Con la convinzione di quello che mi aspetta e di ciò che verrà” la didascalia associata alla sua foto in aereo.
Rodriguez andrà a sostituire l’ormai ex tecnico del Salamanca, José Luis Trejo, la cui licenza tecnica non è stata convalidata dalla Federcalcio spagnola.‘Chiquimarco’, come viene soprannominato il messicano, ha iniziato la sua carriera arbitrale nel ’95, ritirandosi infine dopo i Mondiali del 2014. In occasione di questi ultimi ha anche diretto il famoso match tra Brasile e Germania, terminato 7-1 per i tedeschi, e quello tra Italia ed Uruguay segnato dal morso di Suarez a Chiellini. Il cosiddetto ‘Mineirazo’ è stato anche il suo ultimo incontro arbitrato, atto finale di un curriculum che può vantare la partecipazione a tre Coppe del Mondo: 2006, 2010 e, naturalmente, 2014.
Dopo il proprio ritiro da arbitro, Marco Rodriguez ha iniziato a coltivare il sogno di diventare allenatore professionista. Un sogno che ‘Chiquimarco’, oggi, può in parte considerare realizzato: “Ho iniziato a prepararmi con un corso da allenatore, ho ottenuto il titolo, ho conseguito un master in Spagna ed ho preso le licenze UEFA” le sue parole, riportate da Marca, prima della partenza per Salamanca. “Ora mi si è aperta questa opportunità, la più grande che mai avrei potuto chiedere. Ho lavorato tanti anni per non farmi chiudere le porte, e con i miei titoli UEFA aspiro anche alla Champions. Non esistono limiti amministrativi che mi impediscano di raggiungere quei palcoscenici. In passato ho detto che un giorno avrei allenato la nazionale messicana. Voglio questo e tanto altro”.
“Da ex arbitro, avrò il massimo rispetto per i direttori di gara anche quando sbaglieranno. Voglio che sia questo il mio stile da allenatore”. Marco Rodriguez è pronto per la sua prima avventura da guida tecnica. Dal fischietto alla panchina, inseguendo un sogno che porta all’Europa che conta.
Stefano Renzi