Motta, dalla Champions a Cipro: “La Roma e Ranieri, che emozioni"
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Data: 11/03/2019 -

Motta, dalla Champions a Cipro: “La Roma e Ranieri, che emozioni"

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L'ex terzino della Juve ora gioca nell'Omonia Nicosia, è il quinto anno all'estero dopo Watford e Almeria. A 32 anni non ha alcuna voglia di smettere, e ci ha raccontato qualcosa in più
L'ex terzino della Juve ora gioca nell'Omonia Nicosia, è il quinto anno all'estero dopo Watford e Almeria. A 32 anni non ha alcuna voglia di smettere, e ci ha raccontato qualcosa in più
L’ultima risposta è la più intrigante: “Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un avvocato”. Curiosità in chiusura: “Amo il diritto, mi è sempre piaciuto, a 19 anni mi ero iscritto a giurisprudenza, ma ho dovuto lasciare”. Come mai? “Allenamenti, ritiri, partite ogni tre giorni. Impossibile conciliare le due cose”.

È il 2005, Marco Motta gioca in Champions League con l’Udinese e capisce che il calcio può diventare il suo futuro. 30 e lode in coperture, un master in diagonali, specializzato in Under 21. 36 gare, un gol e un terzo posto all’Europeo nel 2009 da capitano: “L’ho fatto per tutte le selezioni giovanili, dall’U16 all’U21”.



Nel 2010 debutta anche in Nazionale maggiore, contro la Costa d’Avorio in amichevole, grazie alla chiamata di Prandelli: “Emozione e sfortuna, presi un palo su assist di Cassano!”.

Marco sorride, non ha rimpianti e si gode la vita. Ha visto il Colosseo e la Mole Antonelliana, le spiagge andaluse e Boccadasse, Piazza Maggiore. Roma, Torino, Genoa, Bologna, sei mesi a Catania: “Eravamo una grande squadra. Barrientos, Gomez, Bergessio, il mio amico Montella come allenatore”.

Infine Ranieri, tornato a Roma dopo dieci anni: "Con lui sono cresciuto".


LA NUOVA VITA DI MARCO MOTTA



Oggi Motta gioca a Cipro, in estate ha firmato un triennale con l’Omonia Nicosia dopo 4 anni tra Watford e Almeria: “Ho 32 anni, voglio giocare, ho sposato un progetto. Mi hanno voluto”.

Si è portato moglie e figlie, spesso passeggiano in città e vedono un muro. Cipro Nord e Cipro Sud, la Turchia di mezzo, asce di guerra mai sotterrate: “E’ una situazione surreale - racconta su Gianlucadimarzio.com - Io vivo in centro, Nicosia è una bella città, ci sono diverse etnie. Ma mentre passeggi, da un momento all’altro, ci sono dei controlli tra le vie. E ti ritrovi a passare dalla parte turca della città. Sono cose che ti arricchiscono, vedi il mondo da un'altra prospettiva”.


ROMA PER SEMPRE


Roma caput mundi: “Gli anni migliori di sempre, la porterò sempre nel mio cuore”. Prima un anno con Spalletti: “Siamo legati, mi ha voluto lui. Mi fermavo spesso dopo gli allenamenti per migliorare un po’, è un insegnante di calcio. Giocai anche gli ottavi di Champions contro l’Arsenal”.

Poi Ranieri, altro sorriso: “E’ un uomo di calcio, molto intelligente. Ricordo il suo famoso ‘dilliding dillidong’, lo faceva spesso in allenamento, quando voleva svegliarci. Aveva personalità e coraggio, tolse Totti e De Rossi in un derby all’intervallo, sotto 1-0. Vincemmo 2-1, in quanti l’avrebbero fatto?”.

L'intervista continua nella pagina seguente



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