"Non vedo l'ora di rientrare in campo. Quando? Spero di farcela prima della fine dell'anno". Queste le parole di Rolando Mandragora, rilasciate a Sky Sport lo scorso 13 novembre. Beh, la speranza è diventata realtà: al minuto 67 di Udinese-Genoa è tornato a giocare una partita ufficiale praticamente cinque mesi dopo l'ultima volta. Il 23 giugno, infatti, si era rotto il legamento crociato del ginocchio destro nella gara contro il Torino. Un urlo forte in uno Stadio Olimpico vuoto, la preoccupazione subito visibile sui volti dei dirigenti bianconeri, le lacrime, la barella e - infine - l'operazione a Villa Stuart dal Prof. Mariani.
La sfortuna combattuta con il sorriso
Una brutta notizia per Gotti. Terribile per lo stesso classe 1997, fino a quel momento sempre titolare in campionato e autore di tre gol in Coppa Italia. Una stagione da protagonista, interrotta solo dalla sfortuna: "E' stata una batosta perchè durante il periodo del lockdown mi ero allenato duramente per prepararmi a tutte queste partite ravvicinate. Il destino mi ha giocato un brutto scherzo, ma adesso guardo avanti e ho solo voglia di divertirmi in campo", aveva risposto con il sorriso.
Cinque mesi di lavoro, 149 giorni da quel 26 giugno 2020, giorno dell'operazione. Riabilitazione e fisioterapia divisa tra la clinica romana di Villa Stuart e Udine. Per un solo obiettivo, centrato al 67' di ieri. Riprednendosi le chiavi del centrocampo dell'Udinese. Fuori Arslan, dentro, finalmente, Mandragora. Che poi a fine gara ha voluto festeggiare così su Instagram: "Dal 23 giugno, ogni giorno, ho sempre pensato a questo momento... Ci tengo a ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi mesi di lavoro e sacrificio. Un’emozione incredibile tornare a fare quello che amo. Grandi ragazzi, ripartiamo da questa vittoria!"
Dal Torino al Genoa, dunque. Si chiude un cerchio e se ne apre un altro. Mandragora è pronto a caricarsi nuovamente sulle spalle l'Udinese, al secondo successo in campionato. Prima della vittoria sul Genoa, l'unico sorriso dei bianconeri era stato quello del 18 ottobre contro il Parma (3-2 il risultato finale). Poi cinque sconfitte, un pareggio e il penultimo posto in classifica lasciato alle spalle dopo i tre punti ottenuti contro la squadra di Maran.
Fiducia Juve
Ad avere avuto fiducia su Mandragora è stata la Juventus, che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2025: "In un periodo difficile ha creduto fortemente in me e questa è una grande iniezione di fiducia. Personalmente farò di tutto per guadagnarmi quella maglia", furono le parole di Mandragora sempre a Sky Sport.