Uno sfogo sui social, poi l’incontro per chiarire con la società nella mattina di sabato: Marco Mancosu si è scusato in conferenza stampa, pronto per ripartire da Lecce dopo “un’esternazione sbagliata, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti adottati”.
Nella giornata di ieri, infatti, il capitano del Lecce aveva postato una foto su Instagram, con uno sfondo bianco e una sola parola scritta in nero: “RISPETTO”. La didascalia dell’immagine lasciava spazio alle più varie interpretazioni: “Period”.
“HO SBAGLIATO E CHIEDO SCUSA”
“Ho sbagliato, a 32 anni ho fatto una scelta di pancia e ho esternato il mio malumore nel modo sbagliato - spiega Mancosu -. Ci sono state alcune incomprensioni reciproche con la dirigenza, ma capisco che dopo quattro stagioni con il Lecce avrei fatto meglio a bussare subito alla porta del presidente. Questa mattina ci siamo incontrati, abbiamo parlato e chiarito alcune cose, sia con il presidente che con Corvino e Corini. Sia chiaro: non si è parlato del mio contratto, ma c’erano alcune situazioni che era giusto puntualizzare. Ora sono sereno, ringrazio tutta la dirigenza per come si è comportata con me: sono carico a mille e non vedo l’ora di ripartire ancora da qui. Sarebbe un sogno - e non l’avevo mai detto prima - chiudere la carriera qui”.
IL CASO-TACHTSIDIS
I casi “social”, per i giallorossi, non si fermano però al post di Mancosu. Anche Panagiotis Tachtsidis - uno dei pochissimi a commentare la foto dello stesso Mancosu -, ha interrotto il proprio rapporto con il Lecce... quanto meno su Instagram. Il centrocampista greco ha rimosso dal proprio account tutte le immagini con la maglia giallorossa, unfollowando addirittura la pagina ufficiale del club.
“Con Mancosu c’e stata un’incomprensione, con Tachtsidis no - spiega il presidente Sticchi Damiani -. Non è una situazione irreversibile, ma siamo risentiti per la reazione del calciatore”.
MEGA-OFFERTA DAGLI EMIRATI
“A due giorni dalla chiusura del mercato, Panagiotis ci ha chiesto di liberarlo per andare a giocare nel Damac, in Arabia Saudita, perché gli offrivano un biennale a cifre molto alte. Una richiesta che arrivava come un fulmine a ciel sereno, se si tiene conto che la mattina stessa avevamo ceduto Petriccione al Crotone: d’accordo con Corini, si era infatti deciso di puntare su Tachtsidis in cabina di regia. Abbiamo garantito al calciatore che avremmo fatto il massimo per accontentarlo, cercando un paio di sostituti sul mercato. Ma alla fine non siamo riusciti ad acquistare nessuno. Una volta comunicato al calciatore che non potevamo cederlo - e si fa per dire: il Damac pretendeva di non pagare il cartellino e non si è mai messo in contatto con l’U.S. Lecce per il trasferimento -, Tachtsidis ha ritenuto giusto comportarsi in un determinato modo sui social. Non abbiamo ancora preso nessun provvedimento: bisogna vedere cosa accadrà nei prossimi giorni”.