“Ho provato a reagire velocemente a quel tiro. Ho
messo il piede lì e ho preso la palla; è andata bene”. E detta così sembra anche
facile! La salva De Gea, il titolo del pomeriggio del Manchester United. Salva Mou,
perché una sconfitta ad Anfield nello stesso pomeriggio in cui poco dopo il
City ne ha fatti 7 in casa allo Stoke era davvero troppo. Salva i suoi dall’unico serio pericolo
creato dal Liverpool. Ma non chiamatela fortuna. “E’ solo istinto”, questo sì. “Dovevo
rispondere subito e prendere solo la palla per allontanarla. Un punto è sempre
un punto, soprattutto lontano da casa e contro una squadra come il Liverpool”. La
filosofia di David, diventato ancora una volta non proprio Golia ma comunque un gigante a
protezione dei pali dello United.
Nessun altro portiere della Premier League ha fatto più parate di De Gea in chiare occasioni da gol in questa stagione. Cinque in totale. #DaveSave. Ed è subito hashtag. Nelle prime 11 partite in questa stagione, il numero uno spagnolo ha tenuto inviolata la propria porta in 8 occasioni. Numeri e clean sheet che fanno la differenza. Una parata come un gol, in una partita in cui le reti non sono arrivate; un’occasione sul finire del primo tempo con Lukaku, un’altra con Matic che ha fine gara ha speso solo parole al miele per il compagno coi guantoni: “Loro hanno avuto un’occasione clamorosa, come al solito, ma David è stato perfetto”. Sincerità dai compagni, ironia da parte dei tifosi che non hanno rinunciato a disegnarlo come la dea Kalì. Un'ironia di quella usata per celebrare con un cinguettio meno banale del solito la sua prodezza di oggi, la sua importanza di sempre. “De Gea sarebbe stato l’unico in grado di bloccare anche la Brexit… solo con un piede”. Anzi, di più: “Il 70% del mondo è coperto dall’acqua, il resto da De Gea”.