Richards: “Balotelli mi ha acceso i fuochi d’artificio in casa”
Micah Richards la scorsa estate ha detto addio all'Aston Villa e al calcio giocato. Ha solo 31 anni, ma tante cose da raccontare. Lui, cresciuto nel Manchester City, prima che il club diventasse una big d'Europa con campioni e Pep Guardiola in panchina. C'era nel 2012, quando i Citizens rimontarono incredibilimente il QPR nei minuti di reupero, strappando il titolo ai cugini dello United. Il trionfo da cui tutto è cominciato, che impressione pensarci adesso.
In campo anche Mario Balotelli. Suo l'assist per il gol decisivo di Aguero. Sue, anche, tante follie. Come nell'ottobre de 2011 quando – alla vigilia del derby – con quattro amici si mise a lanciare fuochi d'artificio dal bagno di casa, provocando un incendio all'abitazione e costringendo due squadre di pompieri all'intervento.
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"Mario è eccezionale, stare in sua compagnia è molto piacevole – ha raccontato lo stesso Richards in esclusiva a SportBible – un paio di settimane prima di questo incidente con i fuochi d'artificio, ha provato ad accenderli anche a casa mia. Mi piace perché pensa che tutto sia divertente e non si prende mai troppo sul serio".
Quel City parlava italiano. Balotelli in campo, Mancini in panchina: "Lavorare con lui era un incubo – ha continuato a raccontare l'ex difensore – è un perfezionista, sembra uno di quei professori con cui hai sempre paura di sbagliare. Ma ha vinto la Premier contro i vari Ferguson e Wenger. E' stato un risultato incredibile".
Chiosa finale su un altro vecchio compagno che oggi in Serie A fa la differenza. Si tratta di Edin Dzeko, perché Mancini davanti aveva anche lui: "Agüero era il nostro attaccante principale e Mancini adorava Balotelli, quindi lui non aveva cominciato come avrebbe voluto. Però Edin è stato fantastico ed è uno dei calciatori più sottovalutati in circolazione, basta vedere quello che sta facendo con la Roma”.