Gli Europei come mezzo per accelerare il rinnovamento e far nascere una nuova generazione di stadi in Italia. Questa la speranza del presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto durante l'incontro "Luci e ombre dello sport italiano" a Roma.
"Bisogna tifare affinchè l'Italia ottenga gli Europei 2032" ha dichiarato Malagò. "Siamo in lizza con la Turchia, da non sottovalutare perché hanno una nuova generazione di stadi mentre noi dobbiamo impegnarci con delle garanzie del Governo che deve bypassare il mondo sportivo e avallare la certezza della nascita di una nuova generazione di stadi che dovranno essere polifunzionali".
Il presidente del Coni individua negli stadi e nelle infrastrutture il primo grande problema del calcio italiano attuale. La soluzione? Euro 2032. "Oggi il calcio ha diversi problemi: il primo è quello delle infrastrutture e l'unico antidoto è l'Euro2032", riporta l'agenzia ANSA.
"Poi la riforma deve partire dalle dinamiche che coinvolgono i campionati" ha proseguito Malagò. "Infine spero soprattutto in un dialogo con la Lega di Serie A. Ma penso che Gravina sia la persona giusta per traghettare il calcio verso il percorso intrapreso. Sicuramente il calcio va messo in sicurezza, perché oggi senza stadi che ti possono alzare la voce del ticketing i club sono troppo condizionati dal bando diritti tv".
Euro 2032, la candidatura dell'Italia
Negli scorsi giorni l'Italia ha consegnato il Final Bid Dossier contenente le città che potrebbero ospitare gli Europei del 2032. L'UEFA nei prossimi mesi valuterà l'idoneità delle strutture. Al momento, l'unica rivale dell'Italia nella corsa a Euro2032 è la Turchia.
Gli stadi presentati dalla FIGC alla Uefa sono: Milano (tra San Siro e la variabile nuovo stadio), Torino (Allianz Stadium), Verona (Bentegodi), Genova (Ferraris), Bologna (Dall'Ara), Firenze (Franchi), Roma (Olimpico), Napoli (Maradona), Bari (San Nicola), Cagliari (Sant'Elia). La città di Palermo continuerà a essere coinvolta nell’iter a supporto della candidatura.
