Tra chi li pone come domande e chi invece come sicure affermazioni, i temi caldi da Anfield oggi sono due: è il giocatore più forte di questa Premier League? E' uno dei più grandi rimpianti della Serie A? Con o senza punto interrogativo, il soggetto non cambia: Mohamed Salah, l'oro di Liverpool. Poker al Watford ieri e così, all'85' della sfida contro la squadra di Gracia, è diventato in un unico colpo primo nella classifica della Scarpa d'Oro, primo giocatore del Liverpool a segnare 4 reti in un'unica gara di campionato dal poker di Suarez nel dicembre del 2013 e primo giocatore a realizzare 4 gol con altrettanti tiri in porta dal 2009 (quando ci riuscì Arshavin con la maglia dell'Arsenal). E pensare che nemmeno dieci minuti prima (al 77') era riuscito anche ad essere il primo egiziano a siglare una tripletta - diventata poi poker - nel campionato inglese. Nessun giocatore Red alla sua prima stagione lì è mai riuscito a segnare quanto lui.
Ventotto gol in 30 partite di Premier League. Media di 0,93 reti a partita. E siamo solo a metà marzo. "Dopo una partita come questa non c'è bisogno di dire niente. Sorridi e basta". Lo fa (e lo dichiara) Jurgen Klopp a fine gara, così come ogni tifoso del Liverpool che dalla scorsa estate si gode quello che per molti è senza dubbio la rivelazione di questa stagione, il giocatore più forte del torneo. 'Già, bravino' per chi condisce i complimenti con facile ironia, 'Dopo Messi e CR7 c'è lui' secondo chi viaggia sui paragoni europei, 'Semplicemente di un altro livello' invece l'opinione di chi prova solo a proiettarsi nella dimensione-Salah. Extra-terrestre. "Ama segnare. E poi, per essere sinceri, è un ragazzo fantastico", ancora Klopp. Umile, anche. Perché a gara finita e col pallone in mano ha tenuto a ringraziare i suoi compagni per i gol fatti oggi e non solo.
Praticamente da solo, segna quanto (e più) di un'intera squadra se si pensa che West Brom (24 reti), Huddersfield (25), Swansea (25) e Burnley (27) hanno realizzato meno gol di lui in Premier League questa stagione. Macchina da gol ammirata ad ogni latitudine. Ma se a Liverpool sorridono e in Egitto c'è chi si fa fare una capigliatura col suo ritratto dal barbiere, in Italia c'è chi lo rimpiange eccome. Uno sguardo alle sue prodezze con retrogusto agrodolce che riporta ad un passato che dall'estate scorsa non c'è più. Klopp invece festeggia il presente e pensa al futuro e in particolare ai quarti di Champions contro il City: "Anche loro sanno che non sarà facile. Nessuno metterà il bus davanti alla porta!". E poi pensare ai gol dopo la gara di ieri viene ancora più facile. Con un Salah così poi... Uno che la porta la trova anche quando sembra impossibile. Anche con tre giocatori che lo marcano. 'Come ha fatto?'. 'Lui può'.