A pochi minuti dal fischio d'inizio di Bayern Monaco-Lazio, il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset Infinity e di Sky Sport per parlare dell'importanza della gara di questa sera e anche delle decisioni del Giudice Sportivo sulla partita contro il Milan. Di seguito le sue parole.
Le parole di Lotito prima di Bayern-Lazio
"Momento più alto della mia gestione? Sicuramente cercheremo determinazione, il fatto che io sia qui dopo 9 anni ha un significato. Sono anche in condizioni precarie, non sto molto bene ma oggi è veramente un appuntamento importante per la Lazio. Vogliamo portarla nell'Olimpo del calcio europeo. Ci sono tutte le condizioni per creare un progetto che sta crescendo di anno in anno. Spero che stasera venga espletata una gara per esaudire il desiderio di tutti i tifosi con grande umiltà. Vogliamo far sognare i nostri tifosi", ha detto Lotito a Mediaset Infinity.
Sulle decisioni del Giudice Sportivo dopo gli episodi di Lazio-Milan: "Io non faccio commenti, le cose si commentano da sole. Chi ha visto la partita sa cos'è successo e si sarà fatto una propria idea. Ricorsi? Noi faremo quello che c'è da fare per far valere le nostre ragioni".
Infine, Lotito ha parlato delle indagini in corso a Perugia: "Dossieraggi e processo di Perugia? Io non conosco i temi né i fatti, sono stato ascoltato per capire se ero a conoscenza delle persone che hanno agito. Io non conosco nessuno, quindi... Così come Gravina. Il resto fa parte delle considerazioni da salotto, io oggi ho fatto un comunicato per fare chiarezza sul mio ruolo in questa vicenda, ovvero nessuno". Ha poi commentato la vicenda anche ai microfoni di Sky Sport: "La Lazio e il sottoscritto non c'entrano niente con questa vicenda. Qualcuno usa il mio nome come cassa di risonanza. Lo sanno tutti, il mio nome fa audience. Non conosco neanche i fatti, sono stato chiamato perché alcune persone hanno voluto sapere se conoscessi i soggetti che oggi sono attenzionati. E l'ho fatto senza avvalermi delle mie facoltà da parlamentare, perché non ho nulla da nascondere. Ripeto, su questo tema non conosco nulla. Il primo che si azzarderà ad accostare il mio nome a questa vicenda ne pagherà le conseguenze davanti alla legge".