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Liverpool, il fattore “wow” è Stefan Bajcetic

Chi è Stefan Bajcetic, la nuova stella del Liverpool: papà Srdjan compagno del padre di Alcantara al Celta, la scelta dei Reds e l’esordio da record in Champions League

“Wow”. L’ha appena pronunciata Klopp quando ha visto Stefan Bajcetic toccare il pallone. Una sola parola per far capire lo stupore dell’allenatore, come ha raccontato al sito This is Anfield il suo vice Pepijn Lijnders. Quella parola e quell’allenamento sono forse la svolta della carriera di Bajcetic. Due giorni dopo la grande prova a Kirby (centro sportivo dei Reds), Klopp schiera il centrocampista spagnolo titolare in EFL Cup contro il Manchester City. Passa meno di una settimana e lo butta dentro anche in Premier contro l’Aston Villa nel Boxing Day, mai un giorno banale. Risultato ancora in bilico, ma gli bastano due minuti per segnare e mettere in cassaforte i tre punti. È il più giovane marcatore in questa stagione di Premier League e diventa il capofila dei “ragazzi terribili” del 2004 (con il gol supera Garnacho e Lavia). Ma non solo, Bajcetic brucia le tappe anche in Champions League.

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Il classe 2004, infatti, a soli 18 anni e 242 giorni è il più giovane giocatore a debuttare nella storia della Champions League da titolare con la maglia del Liverpool. Se parliamo della fase a eliminazione diretta della competizione poi, Bajcetic è il terzo spagnolo più giovane a partire dal primo minuto, dietro solo a Bojan (17 anni e 217 giorni) e Pedri (18 anni e 83 giorni). Il centrocampista del Liverpool, inoltre, è il più giovane giocatore spagnolo ad affrontare il Real Madrid.

I padri insieme al Celta Vigo, ora Bajcetic e Thiago Alcantara compagni al Liverpool

Bajcetic, il cognome meno spagnolo di sempre. Eppure Stefan nasce e cresce a Vigo, con papà Srdjan, ex giocatore serbo di Braga e Stella Rossa, e la mamma spagnola Paula. Dopo l’ultima esperienza in Cina prima del ritiro, il papà torna in Spagna per far nascere lì il figlio. Vigo la conosce bene, ci ha giocato per 3 anni, di cui uno (il suo ultimo) con Mazinho, padre di Thiago Alcantara, ora compagno del figlio al Liverpool. 

 

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La crescita in Spagna e la Brexit evitata per un mese

Stefan entra nel vivaio del Celta Vigo a 9 anni dopo che lo hanno notato mentre giocava con una squadra locale. Con gli spagnoli entra come difensore centrale, per poi spostarsi a centrocampo. Per questo cambio di ruolo i paragoni con Declan Rice si sprecano. Ma Bajcetic rimane focalizzato sul suo percorso. Segue alla lettera i consigli del padre, ora allenatore nell’Eccellenza spagnola: testa sulle spalle e non andare mai fuori le righe. E i motivi per montarsi ce li aveva già a 16 anni quando mezza Europa era su di lui. Manchester United, Chelsea, Atletico Madrid e Siviglia. 

Ma Stefan e la sua famiglia sceglie Liverpool appena in tempo, nel dicembre del 2020. Infatti un mese dopo sarebbe entrata in vigore la legge, conseguenza della Brexit, che non avrebbe permesso ai minorenni di arrivare in Inghilterra per giocare. Entra nell’Under 16, ma già a fine anno è con la categoria superiore. Un infortunio alla schiena gli fa saltare metà della scorsa stagione dove già aveva fatto vedere buone cose. Tant’è che poche settimane dopo il suo 17esimo compleanno, viene chiamato ad allenarsi con la prima squadra. 

 

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“Wow”

Klopp lo premia e lo fa esordire nell’amichevole estiva contro il Manchester United nel luglio scorso. Da qui inizia il periodo d’oro: tre presenze in Champions League, dove diventa il più giovane esordiente nella storia del club, poi la prima anche in Premier nel 9-0 contro il Bournemouth. La seconda arriva contro l’Aston Villa. Il 18enne è il secondo spagnolo più giovane a segnare in Premier League dopo Cesc Fabregas. “Ci sono grandi speranze su di lui”, non ha tardato ad arrivare la benedizione di Jamie Carragher, uno che di Liverpool ci capisce e non poco. Quando si ha quella capacità di riscrivere la storia si capisce da una sola parola: “Wow”.