PERSONALITà AL POTERE
Questione in primo luogo di personalità. Perché per Musa giocare contro i pari età o in Serie A non cambia assolutamente nulla. Il salto dalla Primavera alla prima squadra non gli ha fatto batter ciglio. Parola di chi l’ha visto esibirsi in entrambi i campionati. Poi, basterebbe ricordarsi come abbia mandato completamente in tilt la difesa dell’Inter alla sua primissima da titolare con Gasp. Rapido, tecnico e letale sotto porta. Davanti può ricoprire praticamente tutti i ruoli, dall’ala alla punta. Disciplinato. Uno che non si lascia trascinare dal momento anche se, logicamente, un pizzico di emozione c'è. È inevitabile. In particolare all’esordio in Tim Cup contro la Juve: "È un sogno che è diventato realtà grazie all'Atalanta. Sono felicissimo. Ho incontrato giocatori fortissimi che prima avevo visto solo in tv. Appena entrato, mi sono ritrovato subito Chiellini in marcatura stretta. Ma l'emozione più grande è stata vedere da vicino giocatori forti come Higuain, Dybala, Buffon". Comprensibilissimo. Ricordiamoci che Barrow ha appena 19 anni.