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Leonardo: “Gattuso non si tocca, ha pieno sostegno. Vogliamo la Champions”

Le parole del direttore generale del Milan sul momento della stagione rossonera

La vittoria, anche se sofferta, contro la Sampdoria domenica in Campionato, sembra aver riportato un po’ di tranquillità in casa Milan. Un sospiro di sollievo per l’allenatore Gattuso, il cui futuro sembrava sempre più incerto dopo le sconfitte nel derby e contro il Betis Siviglia. Una fiducia rinnovatagli da Leonardo, direttore generale rossonero, che a margine dell’evento del Golden Foot a Montecarlo ha parlato così: Gattuso in discussione? Le voci sul conto di Rino provengono da fonti esterne al nostro ambiente, e per quello che ci riguarda sono da considerarsi infondate. Per questo non abbiamo ritenuto di doverle smentire, perché Rino sa di godere del pieno sostegno della società e del gruppo”.






I rossoneri possono così affrontare con più serenità il recupero contro il Genoa di domani alle 20.30 a San Siro, con la possibilità, in caso di successo, di agganciare la Lazio al quarto posto. Un passo importante verso la missione stagionale: “Vogliamo la Champions, ma non dovrà diventare la nostra ossessione. E’ normale sognare un posto in Champions, è nel dna di questo club e di questa società: ci sta pensare a quello. Con la rosa che abbiamo è un obiettivo fattibile, tant’è che con una partita in meno e a tre punti da quella zona siamo ancora in lotta. C’è questo obiettivo, consapevoli che non sarà facile e sarà una stagione difficile”.

Sul modulo, invece, il dg rossonero si è espresso così: “Due punte? In una squadra in costruzione all’interno di una stagione può succedere di tutto, Gattuso valuta e fa le sue scelte, in ogni momento si cerca la medicina per vincere le partite. E’ una squadra la nostra che può offrire più varianti, non penso che siamo corti a livello di alternative: Castillejo ha fatto la punta contro il Sassuolo, Borini lo stesso contro l’Empoli, e possiamo giocare in tanti modi”.

Su Higuain infine: “Ha due gol in meno di un giocatore come Ronaldo, che gioca in una squadra che vince da 7 anni. Sappiamo quali siano i suoi valori, indiscutibili, è un giocatore consacrato e un punto di riferimento importantissimo per noi. Donnarumma? E’ una grande realtà del calcio italiano, ha vissuto un momento di alti e bassi come tanti giocatori del Milan, riflesso di una situazione non semplice a livello societario. Deve cercare costanza, ma ha l’età e tutto il tempo per farlo: non dimentichiamocelo“.