Se in campionato stenta, in Europa il Legia sta andando alla grande. Il prossimo avversario del Napoli in Europa League sta vivendo una delle stagioni più strane della propria storia: disastrosa in Ekstraklasa, massima divisione polacca, straordinariamente efficace in campo europeo.
Questa stagione non può essere positiva
Dopo le prime due partite, il Legia si trova in testa alla classifica a punteggio pieno. Ma non basta. Il terz’ultimo posto in campionato oscura quanto fatto vedere in Europa. Il motivo è da vedere nella bacheca nazionale degli ultimi otto anni di questa squadra: sono sei i campionati vinti. Nelle due occasioni in cui il titolo di campione di Polonia non è arrivato, il club principale di Varsavia è arrivato a un solo punto dal Lech Poznań (stagione 2014-2015) e a quattro dal Piast Gliwice (2018-2019). Già allora si respirava aria di respirazione, figurarsi adesso che l’obiettivo è quello di scongiurare lo spauracchio della retrocessione.
La situazione è tanto delicata quanto inedita, ma il Legia ha intenzione di uscirne al più presto. Sono tante le problematiche da affrontare, ma il club della capitale polacca pare le abbia già fissate: la poca propensione al goal e l’allenatore Czesław Michniewicz sono sotto la lente d’ingrandimento.
Il centro sportivo come fiore all’occhiello
Nonostante la situazione sportiva di questa stagione sia particolarmente controversa, il Legia Varsavia può contare su fattori di una certa rilevanza: uno fra questi è sicuramente il centro sportivo, inaugurato lo scorso anno. Sono nove i campi: sette in erba naturale, uno dotato di manto sintetico e uno composto in sabbia per gli infortunati. La disposizione è notevole, ma non è tutto qui; questo impianto consta anche di palestre, piscine e uffici, un hotel, impiantato all’interno della struttura, dove far dormire i tesserati, e dormitori dedicati ai ragazzi facenti parti delle selezioni che vanno dall’Under 14 in su. Insomma, parliamo di un vero e proprio gioiello.
Dariusz Mioduski: un presidente giovane, amico di Andrea Agnelli
Parte dei meriti di ciò che è stato creato è da attribuire al presidente della società di Varsavia. Vedendo è un profilo molto coinvolto in diverse questioni politiche anche all’interno dell’Uefa. Amico di Andrea Agnelli, era ed è impegnato nel proporre e apporre novità ai format delle principali competizioni continentali. Anche se la vicenda Superlega gli ha suscitato un po’ di risentimento nei confronti del presidente della Juventus.
Personaggio molto stimato, questi è riuscito ad allargare la cerchia delle sue conoscenze italiane, grazie agli ottimi rapporti anche con il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, a cui domani stringerà la mano, a nome di un popolo che non sarà presente al Maradona.
Napoli-Legia Varsavia: niente tifosi allo stadio
I tifosi polacchi non saranno presenti a Napoli. Nessun ricorso permetterà a questa gente di poter sostenere la capolista del girone C. Gli eventi accaduti nel 2015 hanno fatto desistere le autorità, che non hanno dato il via libera alla partenza del tifo organizzato del Legia. Un vero peccato, visto che parliamo di una delle tre principali organizzazioni in Europa per coreografie realizzate, con annesso clima allo stadio regalato; ma non importa, perché in tutto l’ambiente la testa è rivolta alla gara di domenica contro il Piast Gliwice in campionato.
Per supportare il Legia in Europa contro il Napoli, l’appuntamento è fissato a giovedì 4 novembre, tra le mura amiche della Pepsi Arena. Appuntamento a cui non mancheranno i tifosi del Napoli, inviati dalle autorità locali a partire, in quanto c’è la convinzione che il rischio di incidenti sia pari allo zero.